Coltivare il proprio orticello

Loading

Nel mondo contadino l’orto c’è sempre stato, nei monasteri medievali si coltivava uno spazio con piante medicinali, erbe aromatiche e verdure, e i giardini signorili dal Rinascimento in poi hanno sempre prodotto anche per la cucina. È alla fine dell’Ottocento che nelle città  si creano piccoli appezzamenti per gli operai perché possano avere cibi freschi e salutari. I Kolonilotter svedesi sono perfezionati da Anna Lindhagen che ottiene dal Comune a Stoccolma piccoli lotti che farà  produttivi e belli con la collaborazione di architetti e giardinieri. I primi Kleingarten, terra e capanno per gli attrezzi, nascono nel 1909 a Berlino, dove esistono ancora 76.700 piccoli orti di verdura e frutta, organizzati seguendo regole vincolanti per evitare l’abusivismo edilizio. Nella seconda guerra mondiale gli orti di guerra fecero mangiare americani (Victory Garden) ed europei, poi il declino. C’è il boom economico e si compra al supermercato. In città  e nelle prime comuni di campagna resistono e coltivano i giovani alternativi degli anni Settanta. È con il movimento ambientalista che la tendenza si rinnova negli anni Ottanta ed esplode negli anni Duemila. C’è interesse per il cibo di qualità , saporito e salutare, e il desiderio di riprendere il contatto con la terra e con la manualità , di vivere di più all’aria aperta. È importante anche la scelta per prodotti locali, a chilometro zero, mentre la crisi economica spinge a trovare integrazioni di reddito. Cresce anche il bisogno di rinverdire le città , con giardini, piante spontanee e un’agricoltura urbana che conquista piccoli centri e grandi città  come New York. Si torna a concezioni antiche, alle cinture orticole e a visioni utopistiche, dalle città  giardino del primo Novecento di Ebnezer Howard ai progetti avveniristici di Paolo Soleri. E nel mondo più povero hanno successo nuove strategie basate sulle piccole coltivazioni di sussistenza. In Italia gli amanti dell’orto aumentano. Promuovono orti Slow Food, l’Ecoistituto di Cesena e giardinieri capaci come Pia Pera; orti nelle scuole e mense biologiche. Grandi chef usano i prodotti del proprio orto organico e il giovane cuoco inglese Jamie Oliver spiega sulle tv di mezzo mondo cosa coltivare e come cucinarlo. Susanna Magistretti nel carcere milanese di Bollate ha dato vita a un vivaio dove lavorano i detenuti. Quando Michelle Obama ha voluto un orto biologico alla Casa Bianca, i commenti tipo «roba da radical chic», si sono sprecati con scarsa comprensione del valore sociale e politico dell’atto: un’alimentazione sana e sostanziosa per un popolo afflitto da obesità  e malattie legate alla cattiva alimentazione e al cibo spazzatura, parte della riforma della sanità  nazionale. Si dimentica che l’accesso a un buon cibo, non inquinato e ricco di sostanze nutritive, ben cucinato è importante per mantenere la salute, e garantirlo è uno dei compiti della politica sanitaria di un buon governo. Occuparsi del proprio orto, una delle tante piccole opere, è quindi parte importante del cambiamento culturale e sociale che in molti vogliamo.


Related Articles

Green Hill, tre condanne e cani in salvo

Loading

Pene fino a 18 mesi ai dirigenti dell’allevamento bresciano dove morirono almeno 6 mila beagle Adesso gli esemplari sopravvissuti rimarranno con le famiglie che li avevano adottati

Non svendere il patrimonio pubblico

Loading

 Caro direttore, per incassare 6 miliardi, circa l’8% di quanto paghiamo di interessi sul debito pubblico ogni anno, pare andranno in vendita 338.000 ettari di terreni agricoli che oggi sono proprietà  pubblica. Se non si farà  attenzione, le conseguenze di una tale scelta, che in Africa è nota come land grab (appropriazione di terra) operata da grandi gruppi multinazionali, potrebbero essere serie, e portarci verso la dipendenza alimentare dall’agrobusiness.

Il Nord trema 100 volte in un giorno Migliaia di senzatetto

Loading

«Sembrava un urlo, poi tutto si è messo a saltare e cadere»

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment