Il governo non sembra intenzionato a cedere su una battaglia che ritiene simbolica. La sua guerra ai poveri viene fatta truccando i numeri. Per Lupi, infatti, gli sfratti per finita locazione sarebbero 2 mila in tutta Italia. Gli inquilini, invece, sostengono che solo a Roma siano 2500. Cifre inquietanti sulla «morosità incolpevole» le ha fatte il prefetto di Roma Pecoraro in un’audizione alla commissione Affari Costituzionali e Bilancio alla Camera: le sentenze esecutive sono oltre 7 mila. Una cifra che trova riscontro in quella degli inquilini. Le risorse stanziate dureranno al massimo un anno, e non fino al 2020. Risorse che sono complessivamente inadeguate. Lupi sostiene che siano 800 milioni. In Gazzetta Ufficiale «ce ne sono 68 milioni complessivi per il recupero di case popolari oggi inutilizzate e 30 milioni l’anno per la ristrutturazione» sostengono invece gli inquilini. «Dal Pd ci aspettiamo un sussulto di eticità» ha aggiunto Guido Lanciano, segretario dell’Unione Inquilini Roma-Lazio. Il segretario dell’Unione Inquilini Walter De Cesaris (che ha presentato uno schema di emendamento) sostiene che «la partita non è chiusa come Lupi lascia intendere, visto che c’è la disponibilità di Pd, Movimento 5 Stelle, Prc, Sel».
L’emergenza casa è un fenomeno complesso che si sviluppa su più fronti. Non è composto solo dalla finita locazione, o dagli sfratti per morosità incolpevole. Ci sono le occupazioni che solo a Roma ospitano decine di migliaia di persone, italiane e straniere. Realistica è la posizione del neo-assessore alla casa della Capitale, Francesca Danese: «C’è una legge, la legge Lupi, che non ho fatto io nè gli assessori delle altre aree metropolitane, il cui articolo 5 ci pone qualche problema» ha detto ieri. Contro questo articolo che nega la residenza agli occupanti, e taglia le utenze alle occupazioni, continua da martedì 13 gennaio l’occupazione dell’anagrafe dei Blocchi precari metropolitani e del Coordinamento di lotta per la casa. Tale emergenza va risolta alla base, sostiene il network delle Agenzie Diritti Municipali. Per questo «bisogna abrogare la legge 431/98 approvata dal centro-sinistra». «Ha favorito la proprietà creando un mercato delle locazioni iniquo e permettendo gli sfratti — ha detto Simona Panzino dell’Agenzia — Di fatto non ha permesso ai cittadini di accedere ad un affitto sostenibile».
L’emergenza case non può essere risolta penalizzando i piccoli proprietari, che non
possono pagare per gli errori della classe politica. Lo sfratto esecutivo del mio appartamento vale come carta straccia, ogni anno una nuova proroga al blocco
degli sfratti mi mette con le spalle al muro. Intanto l’appartamento non riesco a venderlo, perchè occupato. Prendo una miseria di affitto che a malapena mi consente di stare dentro le spese. L’inquilino mi prende anche in giro. Intanto le tasse sulla casa aumentano sempre di più.
A questo punto, perchè lo Stato non se ne fa carico comprando questi appartamenti, tanto per quello che rendono, è un continuo aumentare di tasse.
I grandi proprietari e tutti quelli che hanno amici e parenti in politica conoscono il modo per evadere le tasse, per i piccoli proprietari è un incubo.