La scuola si ferma, tutti i sindacati contro le nuove regole
Ancora più dure le critiche espresse dai leader di categoria: «Quando si mette mano a questioni senza averne conoscenza e competenza si finisce come l’apprendista stregone e si rischia di fare danni incalcolabili. Questo sta facendo Renzi sulla scuola», ha detto Francesco Scrima, segretario generale della Cisl Scuola. Mentre Mimmo Pantaleo, per la Flc Cgil, chiede «al presidente della Repubblica di intervenire perché stanno mettendo sotto i piedi la Costituzione italiana».
La Uil Scuola, invece, sottolinea, attraverso il segretario Massimo De Luca, la necessità di «un piano di assunzioni che sia fatto per decreto».
«Il governo ascolti la piazza», ha aggiunto il coordinatore nazionale della Gilda Rino Di Meglio, mentre il segretario generale dello Snals Confsal, Marco Paolo Nigi, ha spiegato che «la scuola non vuole più farsi prendere in giro».
Sempre in tema di vertenze, ieri Renzi ha incontrato a Pompei (dove è intervenuto a una manifestazione sull’Expo) i lavoratori della Whirlpool, dopo che l’azienda ha annunciato un piano che prevede 1335 esuberi, e ha garantito il proprio in difesa dei loro posti di lavoro.
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