Commissione UE, la Grecia può uscire dalla procedura d’infrazione

Commissione UE, la Grecia può uscire dalla procedura d’infrazione

Loading

La Commissione ha mandato un segnale simbolico ma anche sostanziale e ha deciso di chiedere la chiusura della procedura per deficit eccessivo nei confronti della Grecia. La decisione definitiva verrà presa dai ministri dell’economia dell’Unione europea e l’esito, a meno che non ci siano sorprese dell’ultimo minuto, dovrebbe essere positivo.

La procedura era stata avviata nel 2009, in piena crisi economica, e non è direttamente collegata con i memorandum di «aiuti» e austerità con cui la Grecia è alle prese da ormai sette anni. Una strada impervia, che dovrebbe arrivare a conclusione la prossima estate.

La chiusura della procedura sul deficit, tuttavia, è sicuramente un messaggio che dopo anni di misure lacrime e sangue, il paese sta pian piano rientrando in un clima di moderata normalità, e che i vampiri dell’austerità stanno allentando la morsa. «La decisione è il risultato degli importanti sforzi compiuti dal paese negli ultimi anni per risanare le proprie finanze – ha dichiarato Pierre Moscovici, commissario europeo per gli affari economici e finanziari – come anche dei progressi compiuti nell’applicazione del programma di sostegno della Grecia, approvato dal Meccanismo Europeo di Stabilità». Dai dati ufficiali il deficit della Grecia, nel 2009, toccava il 15,1%, mentre per il 2017 le previsioni parlano di un deficit sceso intorno all’1,2%. Intanto, nel 2016 il paese è riuscito a raggiungere un avanzo dello 0,7%.

Per il responsabile economico della Ue «Questo è un momento altamente simbolico per la Grecia. Dopo tanti anni di sacrifici del popolo ellenico, il paese raccoglie i frutti delle sue fatiche», e si dichiara convinto, inoltre, che il paese è pronto «a girare a pagina anche sull’austerità, ad aprire un nuovo capitolo di sviluppo, investimenti e occupazione».

Ovviamente, per raggiungere questi risultati, si sono dovuti contrarre al massimo anche le spese; e i pagamenti da parte della pubblica amministrazione vanno spesso molto a rilento. Per quel che riguarda la disoccupazione, è in lenta discesa, ma si tratta sempre di livelli molto elevati: per l’ente statistico ellenico, Elstat, ad aprile era al 21,7%.

Alexis Tsipras, che ha incontrato il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker a Salonicco, ha definito la chiusura della procedura di infrazione «un messaggio molto importante, dovuto agli enormi sforzi fatti dai cittadini greci». Ha voluto inoltre ribadire che «il paese è pronto per tornare a crescere». E Juncker ha ricordato che nel 2015, nel loro primo incontro, il deficit greco era al 5,1% del Pil, e che da allora è sceso in maniera costante e costante. «Il paese, ormai, si trova in una situazione molto buona», ha concluso Junker.

Una condizione che, dai molti rumors, potrebbe consentire alla Grecia di tornare a finanziarsi sui mercati, già nei prossimi mesi. I cittadini, intanto, attendono l’uscita dal memorandum, confidando che non si torni più a parlare di tagli degli stipendi e delle pensioni e che le misure di austerità possano diventare davvero un pessimo ricordo.

FONTE: Teodoro A. Synghellakis, Fabio Veronica Forcella, IL MANIFESTO



Related Articles

Sbloccata l’Aquarius, accordo europeo per dividere i migranti in 5 paesi

Loading

Sbloccata la situazione, Malta apre il porto alla nave. Avramopoulos: «Ma serve una soluzione definitiva»

Portogallo senza governo e al bivio austerità  “interna” o salvataggio Ue

Loading

Portogallo senza governo e al bivio austerità  "interna" o salvataggio Ue Josè Socrates, premier dimissionario del Portogallo

Titoli di stato in caduta libera dopo le dimissioni dell’esecutivo per la bocciatura del piano anti-deficit: dopo Grecia e Irlanda anche Lisbona a un passo dal dover richiedere l’aiuto di Bruxelles. Timori di contagio per la Spagna, le cui banche detengono un terzo del debito pubbico lusitano

Usa, scatta il taglio dei servizi pubblici

Loading

Senza accordo sul bilancio licenziamenti, stipendi bloccati, code agli aeroporti

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment