Carceri segrete della CIA in Europa. Rivelazioni del Washington Post

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TERRORISMO: CARCERI SEGRETE CIA, INDAGINI INFORMALI UE/ ANSA
SITI NERI, DETENUTI FANTASMI E TORTURE INCOMPATIBILI CON CARTA
(di Marisa Ostolani)

(ANSA) – BRUXELLES, 3 NOV – La Commissione europea condurra` “verifiche informali“ e di “carattere tecnico“ sulle indiscrezioni pubblicate dal Washington Post sulla presunta esistenza di supercarceri Usa per la detenzione segreta di terroristi di al Qaida in paesi dell`est Europa.
“Non ci sono ancora indagini formali“, ha detto Friso Roscam Abbing, il portavoce del vice presidente della Commissione Ue Franco Frattini, che ha la responsabilita` del portafoglio giustizia e liberta`. “Ma dobbiamo capire cosa e` successo… E` importante che la Direzione dei servizi giustizia cominci a fare una ricerca per capire di cosa si tratta esattamente, sia a livello tecnico che politico alto. Ma non e` ancora necessario che il vice presidente telefoni lui stesso ai presidenti di questo o l`altro Stato membro“.
In altre parole, Bruxelles non apre un`indagine vera e propria, ma chiedera` informalmente ai governi nazionali informazioni e spiegazioni.
Le rivelazioni del Washington Post sulla presunta esistenza dei `siti neri` (questo il nome in codice) in cui la Cia puo` detenere i terroristi catturati ed interrogarli senza alcuna restrizione e con qualunque metodo, in alcuni paesi dell`ex Patto di Varsavia, ha creato apprensioni nella capitale europea.
Le preoccupazioni si sono accresciute dopo le notizie riferite dall`organizzazione internazionale per i diritti umani Human Rights Watch (Hrw), secondo le quali le carceri segrete della Cia esisterebbero davvero e i sospetti appartenenti all`organizzazione terroristica di Al-Qaeda sarebbero rinchiusi soprattutto in Polonia e Romania, la prima entrata nella famiglia Ue dal primo maggio del 2004, la seconda in attesa di entrarci nel 2007.
“Le nostre informazioni indicano che la Polonia e la Romania sono i paesi che hanno ricevuto prigionieri da parte della Cia“, ha riferito ad un`agenzia internazionale un portavoce di HRW, Jean-Paul Marthoz, aggiungendo di non escludere che la Cia detenga “prigionieri fantasma“ anche in altri paesi dell`est europeo. Ma da Romania, Polonia, Ungheria, Slovacchia e Repubblica ceca sono giunte raffiche di smentite. Il ministro dell`Interno ceco Frantisek Bublan ha solo confermato una richiesta avanzatagli un mese fa dal governo americano di accogliere alcune persone detenute a Guantanamo.
Alla richiesta pero` – ha precisato il ministro – il governo ceco ha risposto negativamente.
“L`esistenza di prigioni segrete non e` compatibile con la Carta dei diritti fondamentali della Ue“, ha affermato Roscam Abbing, rilevando che questo tipo di situazione riguarda, in primo luogo, il Consiglio d`Europa e la Convenzione europea sui diritti dell`uomo, nonché‚ la Convenzione dell`Onu contro la tortura. “Dobbiamo verificare e quando avremo finito le nostre verifiche vedremo il da farsi“, ha ribadito il portavoce. L`articolo 7 del Trattato Ue prevede la possibilita` di imporre sanzioni verso uno Stato membro per “violazione persistente di diritti fondamentali dell`Ue o del rischio di una tale violazione“. Ma per ora prevale la cautela: “Credo che non siamo ancora arrivati a questo punto“.
In maniera generale, la Ue non ha competenze sul regime delle prigioni degli Stati membri. Nel 2001, si e` dotata di una Carta dei diritti fondamentali, che pero` non ha forza giuridica vincolante.(ANSA).

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TERRORISMO: CARCERI CIA; HRW,VOLI INDICANO POLONIA E ROMANIA
HUMAN RIGHTS WATCH DISPONE DI PIANI VOLO AEREI CIA 2001-2004

ANSA) – WASHINGTON, 03 NOV – La maggiore organizzazione americana che si batte per i diritti umani, Human Rights Watch, e` arrivata a identificare in Romania e Polonia gli ex paesi del Patto di Varsavia che ospiterebbero le prigioni segrete in cui la Cia detiene i prigionieri della guerra contro il terrorismo attraverso i piani di volo di aerei Cia negli anni 2001-2004.
Ieri il Washington Post aveva per primo riferito dell` esistenza di una rete di carceri segreti nell`Est Europa, dove i piu` importanti presunti appartenenti ad Al Qaida verrebbero trasportati per essere interrogati con qualsiasi metodo, senza alcuna restrizione.
Il giornale non aveva identificato i paesi implicati, mentre Human Rights Watch ha indicato Varsavia e Bucarest che hanno subito smentito. Il Washington Post da parte sua e` intervenuto difendendo la decisione di non dare i nomi dei paesi per proteggere i paesi interessati da eventuali rappresaglie terroristiche.
Interpellata dall`Ansa, la portavoce della Hrw, Jamie Fellner, ha detto che la sua organizzazione ha identificato i paesi in base a un esame dei diari di bordo degli aerei della Cia dal 2001 al 2004 di cui e` venuta in possesso.
Human Rights Watch ha poi messo a confronto le rotte degli aerei con la testimonianza di centinaia di detenuti rilasciati dalle prigioni a Guantanamo e Afghanistan.
“E` emersa l`indicazione che i prigionieri in Afghanistan vengono trasportati in prigioni in Europa e in altri paesi del mondo“, ha detto l`analista militare della Hrw, Mark Garlasco, un ex funzionario civile della Difense Intelligence Agency (Dia), i servizi segreti del Pentagono.
Due destinazioni dei voli della Cia identificate da Hrw sono l`aeroporto di Szymany in Polonia, vicino al quartiere generale dei servizi d`intelligence polacchi, e lo scalo militare di Mihail Kogainiceanu, in Romania. Hrw non rivela invece l`ubicazione precisa dei carceri segreti.
L`esistenza dei `siti neri` (questo il loro nome in codice) nel territorio degli Stati Uniti sarebbe assolutamente illegale e per questo motivo la Cia ha scelto una serie di paesi all`estero per le sue prigioni segrete.
Mentre le prigioni gestite dal Pentagono, dopo lo scandalo di Abu Ghraib e le continue polemiche su Guantanamo, sono sottoposte a controlli sempre piu` intensi, la Cia non e` disposta ad ammettere neanche l`esistenza di queste prigioni.
All`interno della amministrazione Bush e` intenso il dibattito sul trattamento dei prigionieri della guerra in Iraq e della guerra contro il terrorismo, con pressioni interne per adottare norme che mettano al bando la tortura e il trattamento crudele.

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TERRORISMO: CARCERI SEGRETE CIA;CONSIGLIO EUROPA PREOCCUPATO

(ANSA) – BRUXELLES, 4 NOV – L`eventuale esistenza di centri segreti di detenzione della Cia in paesi membri del Consiglio d`Europa “e` estremamente preoccupante“. Lo ha affermato Alvaro Gil Robles, rappresentante per i diritti umani dell`organizzazione europea che ha sede a Strasburgo, il quale ha sottolineato come sia “essenziale che questa situazione sia investigati a fondo“.
“Pratiche di questo genere – ha osservato in una dichiarazione – costituirebbero una grave violazione dei diritti umani e una prova ulteriore della crisi di valori che sta provocando l`uso di certi metodi nella lotta al terrorismo.
Seguiro` questa vicenda da vicino“. (ANSA).

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TERRORISMO: PRIGIONI SEGRETE CIA;COMMISSIONE UE CONTATTA HRW
ORGANIZZAZIONE CONFERMA PROVE TRASFERIMENTO AEREO PRIGIONIERI

(ANSA) – BRUXELLES, 4 nov – La delegazione della commissione europea a Washington ha contattato ieri la delegazione americana di Human Right Watch a proposito della presunta presenza di carceri segrete della Cia in paesi dell`est Europa, in cui sarebbero detenuti terroristi.
“L`organizzazione ci ha confermato di essere in possesso di prove che dimostrano il trasferimento via aereo di prigionieri da un luogo all`altro, via Polonia e Romania risalente al 2004“, ha detto il portavoce del commissario Ue Franco Frattini.
Secondo la Commissione, questi elementi non provano l`esistenza di prigioni segrete in questi paesi. “Romania e Polonia non hanno negato l`esistenza di basi americane sul loro territorio“, ha riferito Friso Roscam Abbing. “A questo momento non c`e` la benche` minima prova dell`esistenza di prigioni segrete e quindi di prigionieri segreti. Noi non abbiamo alcun sospetto in questo senso. Speculare senza avere prove e` pericoloso“. (ANSA).

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