ISTAT: flessibilità dell`orario e dell`organizzazione lavorativa

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I dati analizzati da ISTAT riportati nell`allegato documento sono in larga parte il risultato della rilevazione ad hoc su contratti e orari atipici, inserita nel secondo trimestre 2004 nella Rilevazione sulle forze di lavoro dell`Istat. Tale rilevazione ripropone quella effettuata nell`aprile 2001.
La rilevazione del 2004 non è però completamente comparabile con quella del 2001, se non per i confronti riportati nel testo. Lo scopo dei quesiti ad hoc, concordati in sede comunitaria, consiste nel fornire indicazioni relative a fenomeni statisticamente poco conosciuti del processo di flessibilizzazione del mercato del lavoro.

Con riferimento al lavoro dipendente, la flessibilità dell`orario di lavoro risponde essenzialmente a due obiettivi. Dal lato dell`organizzazione della produzione, essa consente un rapido adattamento dell`input di lavoro alle esigenze aziendali.
Dal versante del lavoratore, la flessibilità dell`orario può costituire uno strumento di fondamentale importanza nel favorire la conciliazione tra lavoro ed esigenze familiari.

Relativamente al lavoro indipendente, sono sempre più diffusi, non solo in Italia, rapporti di lavoro formalmente autonomo che di fatto impongono al lavoratore vincoli propri del lavoro subordinato. Il modulo si propone di fornire una misura del reale grado di autonomia, attraverso l`osservazione e l`analisi di tali vincoli. In particolare, gli aspetti considerati riguardano la monocommittenza e il livello di autonomia nell`organizzazione del lavoro e nella gestione dell`orario.

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