DIRITTI UMANI: 26 missionari uccisi nel mondo nel 2005

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(Da “Vita”)

6 missionari uccisi nel mondo nel 2005

Il bilancio è stato diffuso dall`agenzia Fides

Ventisei missionari cattolici, tra vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose e laici, sono stati uccisi nel 2005. Lo afferma l`agenzia vaticana Fides, sottolineando che questo triste bilancio dei martiri rappresenta quasi il doppio di quello relativo al 2004. “Il conteggio – precisa una nota – non riguarda solo i missionari `ad gentes` in senso stretto, ma tutto il personale ecclesiastico ucciso in modo violento o che ha sacrificato la vita consapevole del rischio che correva, pur di non abbandonare il proprio impegno di testimonianza e di apostolato“. I missionari italiani uccisi nel 2005 sono stati tre: don Giuseppe Bessone in Brasile; padre Angelo Redaelli in Congo, don Ignazio Bara in India. Tra i continenti, al primo posto per il numero dei martiri e` l`America Latina, che ha visto la morte violenta di 8 sacerdoti, 2 religiose e 2 religiosi. La Colombia, con 4 sacerdoti e una suora uccisi e` la nazione dove i conflitti sociali sono piu` acuti e la Chiesa paga il piu` forte tributo al suo impegno sul fronte della riconciliazione e della giustizia sociale nel nome del Vangelo. Tra le vittime di questo lungo e sanguinoso conflitto, si contano anche due sacerdoti uccisi “per errore“ dai guerriglieri colombiani. Altri due sacerdoti sono stati uccisi in Messico: operavano in zone di profondo degrado, preda della violenza e crocevia di traffici illeciti. Una religiosa impegnata nella Commissione Pastorale della terra al fianco dei lavoratori dei campi, ed altri due sacerdoti hanno trovato la morte in Brasile. Due religiosi missionari, impegnati al servizio dei poveri sono stati infine uccisi dallo stesso proiettile in Giamaica, mentre si trovavano nella loro comunita` di Kingston: un altro segno del clima di insicurezza e di violenza che regna persino nella capitale. Altri due sacerdoti sono stati uccisi in Messico: operavano in zone di profondo degrado, preda della violenza e crocevia di traffici illeciti. Una religiosa impegnata nella Commissione Pastorale della terra al fianco dei lavoratori dei campi, ed altri due sacerdoti hanno trovato la morte in Brasile. Due religiosi missionari, impegnati al servizio dei poveri sono stati infine uccisi dallo stesso proiettile in Giamaica, mentre si trovavano nella loro comunita` di Kingston: un altro segno del clima di insicurezza e di violenza che regna perfino nella capitale. L`Africa e` stata bagnata dal sangue di 1 Vescovo, 6 sacerdoti, una suora ed un laico. Sono stati trovati uccisi nella loro abitazione, probabilmente da malviventi in cerca di facili guadagni, o eliminati deliberatamente, con ferocia sanguinaria in Kenya, Repubblica Democratica del Congo, Congo Brazzaville e Nigeria. Tra loro emerge la figura del sacerdote congolese Don Francois Djikulo, ucciso selvaggiamente insieme al laico che lo accompagnava in una missione di pace, dal temibile capo ribelle Kyungu Kyungu, alias Gedeon, da cui si era recato spontaneamente per convincerlo a deporre le armi e mettere cosi` fine al terrore cui sono soggette le popolazioni locali. Anche il continente asiatico ha versato il suo contributo di sangue alla causa del Vangelo con 3 sacerdoti uccisi in India ed 1 in Indonesia. Dei sacerdoti indiani va ricordato il sacrificio di Don Ignazio Bara, martire della pace, ucciso mentre stava cercando di prevenire lo scontro imminente fra un gruppo tribale e un gruppo fondamentalista indu` in un`area attraversata da contese di natura interetnica. Da registrare anche i due sacerdoti uccisi in Europa: il primo a Bruxelles, impegnato nell`accoglienza agli immigrati e a tutti coloro che bussassero alla sua porta, ed il secondo in Russia, nei pressi di Mosca, dove stava ricostruendo la comunita` parrocchiale. “Infine -conclude la Fides- non si puo` dimenticare la lunga lista dei tanti “militi ignoti della fede“ in ogni angolo del pianeta, di cui forse non si avra` mai notizia“.

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