La guerra è disumana. E antieconomica. Rapporto sui costi in Iraq

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(da Vita.it)
La guerra è antieconomica, parola di Nobel

Rapporto sui costi della guerra in Iraq guidato dal premio Nobel per l`economia Joseph E. Stiglitz: per gli Stati Uniti potrebbero superare i duemila miliardi di dollari

I costi della guerra in Iraq sono stati ampiamente sottovalutati e per gli Stati Uniti potrebbero superare i duemila miliardi di dollari. E` quanto emerge da uno studio condotto dal premio Nobel per l`economia Joseph E. Stiglitz e che prende in considerazione anche le pensioni d`invalidita` che dovranno essere corrisposte ai circa 16mila soldati americani feriti, di cui un 20% affetto da gravi problemi psichici.

Nel rapporto, stilato insieme a Linda Bilmes, docente ad Harvard, si sottolinea quindi come per coprire tali spese i contribuenti americani dovranno continuare a pagare ancora per molto tempo, anche a ritiro delle truppe avvenuto. “Anche se si adotta un approccio conservatore, restiamo sorpresi degli elevati costi della guerra – si legge – Possiamo affermare che saranno superiori ai mille miliardi di dollari“.

I costi sono stati calcolati, tenendo presente l`impennata del prezzo del petrolio, il deficit pubblico americano e l`insicurezza, a livello mondiale, provocata dal conflitto in Iraq e che ha avuto pesanti ripercussioni sul settore degli investimenti.

Le conclusioni del rapporto arrivano a pochi giorni dalla decisione dell`amministrazione Bush di non chiedere al Congresso lo stanziamento di nuovi fondi per la ricostruzione in Iraq. Stando a quanto scriveva la scorsa settimana il Washington Post, infatti, la decisione segna la chiusura di uno sforzo economico da 18,4 miliardi di dollari, la meta` dei quali `divorati` dai costi imposti dalle azioni della guerriglia.

Dall`invasione nel marzo del 2003, ad esempio, almeno 2,5 miliardi di dollari destinati a opere di ricostruzione di infrastrutture e scuole sono stati stornati per la creazione di forze di sicurezza, la costruzione di penitenziari e per farantire la sicurezza dei giudici del processo a Saddam Hussein.

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