WEB. I siti cattolici su Internet crescono. Sono oltre 10mila

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(da “La Repubblica”, sabato, 7 gennaio 2006, pagina 24 – Cronaca)

Milioni di contatti per le pagine web delle associazioni e soprattutto delle parrocchie. Gli utenti cercano compagnia e risposte ai dubbi

La fede con un clic, boom di siti cattolici

Censimento su Internet: sono più di 10mila. E adesso anche le chat

Marco Politi

Nemmeno dieci anni fa, agli albori del cyberspazio, erano poco più di duecento
Pagine elettroniche dedicate a santi, beati, cultura e musica, arte sacra ed editoria .
Erano 243 i siti cattolici nell´ormai lontano 1997, già oltre 5mila nel 2001 e il 1° dicembre 2005 hanno tagliato il traguardo dei 10mila. Parrocchie, associazioni e ordini religiosi fanno la parte del leone, ma sulla rete cattolica si può trovare di tutto: siti dedicati a santi e beati, a cultura e musica, ad arte sacra ed editoria, agli uffici diocesani e a banche dati religiose, a radio e tv cattoliche come a eventi speciali. New entries sono le chat, ancora poche (sono appena 66), ma dai primi rilevamenti si capta che piacciono moltissimo.Le parrocchie rappresentate sono 2.391 con un incremento nell´ultimo biennio del 28%. Sono cresciuti impetuosamente anche i siti dedicati all´arte (più 31,5), alla musica (più 33,6), agli ordini religiosi.Nell´hit parade elettronica sono in testa tra le associazioni e i movimenti gli scout dell´Agesci, l´Azione cattolica e i carismatici di Rinnovamento. Tra gli ordini religiosi i più attivi sul web sono i Salesiani, seguiti a ruota dai Francescani. Tra le regioni predominano – quanto a presenza delle parrocchie – la Lombardia (con 498 siti), il Triveneto (264), il Lazio (227), la Sicilia (223) e la Campania (207).Papa Wojtyla era totalmente convinto dell´utilità del nuovo mezzo di comunicazione. «Il cyberspazio – affermò nel 2002 – è per la Chiesa una nuova frontiera, esorta alla grande avventura di utilizzare il suo potenziale per annunciare il messaggio evangelico».Il dossier di “Fides“ offre appena un assaggino dell´interscambio di informazioni, contatti, emozioni e conversioni in atto sulla rete. Ma si avverte che anche questo sta diventando per la Chiesa un terreno formidabile su cui misurarsi con le solitudini, le ansie, i bisogni spirituali di centinaia di migliaia di persone. «Senza questo strumento elettronico – scrive Raffaello, 43 anni, sposato, ascoltatore abituale di Radio Maria, a Noicattolici. it – forse avrei continuato ancora molto tempo a brancolare nel buio». «Ogni tanto la fede rischia di diventare monotonia, se non viene alimentata nel giusto modo – scrive Carmelina a Netcrim. it – ma entrando in chat ci si ritrova come in una grande e affollata famiglia, affiancati sempre da splendide persone serve del Signore, suore, frati e preti, e da quel momento ho cercato di essere ancora più attiva nella vita parrocchiale». Un anonimo ha raccontato a Sensoreligioso. it di come il web cattolico sia diventato per lui risposta ad una «urgenza concreta di compagnia», portandogli il Vangelo nel bel mezzo delle faccende quotidiane.Molti vivono il contatto elettronico quasi con stupore come il frantumarsi di qualsiasi barriera e il ritrovarsi d´improvviso ascoltati, seguiti, protetti. Altri vi scorgono il campo dove combattere le loro battaglie contro il male o supposto tale. Riferiscono orgogliosi i gestori di Totustuus Network di essere entrati in contatto con un giovano ricercatore universitario, che si era «lasciato irretire dall´ideologia di Hans Kung», il famoso teologo dissidente. Dopo due anni di documentazione fornita sempre via rete, il ricercatore (raccontano a Totustuus) entrò finalmente nella basilica di San Pietro a «piegare le ginocchia davanti a Cristo, alla sua santa Madre, al Papa».Nel frattempo papa Ratzinger ha invitato però a Castelgandolfo il teologo “malandrino“. Niente preoccupazioni. Un altro sito, magari Adista, avrà fornito al buon ricercatore tutti i retroscena.

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