Le famiglie nella morsa dei debiti il 14% non riesce a pagare le rate

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Nei dati Istat il quadro dettagliato delle nuove povertà. Il 9 per cen

(da La Repubblica, DOMENICA, 28 MAGGIO 2006, Pagina 52 – Economia)

Al Sud quasi il 60% non va in vacanza neppure una settimana

I nuclei che dichiarano di essere in serie difficoltà economiche sono un terzo del totale
Nelle regioni meridionali solo il 18 per cento dice di essere riuscito a risparmiare
Nel Mezzogiorno il 13% non può permettersi un pasto adeguato ogni 2 giorni

LUCA IEZZI
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ROMA – L´incubo dei debiti e delle scadenze mancate angoscia sempre più le famiglie italiane: il 14,4% di loro almeno una volta l´anno deve alzare bandiera bianca e saltare i pagamenti.
Nel ventaglio delle difficoltà e delle “deprivazioni“ economiche illustrate dell´Istat nel proprio rapporto annuale, quello dell´indebitamento crescente è il fenomeno più significativo perché racconta di un impoverimento diffuso che colpisce il tenore di vita quotidiano e ormai raggiunge anche fasce di reddito “medio“. Combinando questa tendenza con le cifre dell´aumento della richiesta di credito dei cittadini alle banche (+36,5% secondo la Banca d´Italia i prestiti erogati nell´ultimo anno di durata superiore ai cinque anni) emerge il rischio che nel giro di pochi anni l´insolvenza e le “bancarotte individuali“ possano diventare un vera propria emergenza sociale. La conseguenza è che circa un terzo delle famiglie dichiara di essere in serie difficoltà economiche.
E se le difficoltà riguardano i debiti contratti per l´acquisto di beni di consumo, non va molto meglio neanche la situazione per quanto riguarda altri pagamenti periodici. Primo tra tutti quello per le bollette della luce, del gas e dell´acqua che vede quasi una famiglia su dieci (il 9% la media nazionale) non riuscire, almeno una volta nel corso dell´anno, a saldare il conto. Il 13,2% non riesce a far fronte al pagamento di tutte le imposte, invece solo il 4% delle famiglie dichiara di non essere riuscito a pagare l´affitto o la rata del mutuo. Inoltre lo scenario economico viene completato dal fatto che non sono sconosciute agli italiani rinunce ben più gravi, come quella a risparmiare – tre quarti non riesce a mettere da parte nulla a fine anno, al Sud ci riesce solo il 18% – o alle ferie: il 40% praticamente è costretto a rinunciarvi. E al Sud il 60% non va in vacanza neppure per una settimana.
Poi ci sono quelli costretti a far economia per i «vestiti necessari» (il 17,6% dice di non avere i soldi) o, ancor peggio, per le spese mediche (il 12,2%). Il 5,3% delle famiglie afferma, di non poter, almeno una volta l´anno, acquistare del cibo. Un dato che si riduce al 4,1% al Nord ma che sale al 7,7% al Sud, dove il 13% non si può permettere un pasta adeguato ogni due giorni. E, ancora, l´8% delle famiglie ha problemi con le spese per il trasporto, il 10% afferma di non potersi permettere un riscaldamento adeguato nell´abitazione.
Ancor più macroscopiche le differenze scomponendo i dati per aree geografiche: ad “arrendersi“ alle rate nel Sud e nelle Isole sono rispettivamente il 21,2% e il 22,9% delle famiglie contro l´8,7% del Nordest e sulle ferie la percentuale di quelli che dichiarano di non potersi permettere nemmeno una settimana l´anno è più che doppia al Sud rispetto al Nord (26,7% contro 59%) con punte che sfiorano il 50% tra i pensionati o i nuclei numerosi, da 5 componenti o più.
Al contrario sono le famiglie composte da un genitore con figli minorenni a sperimentare le maggiori difficoltà economiche: il 20% non riesce a pagare regolarmente le bollette il 10% fa rinunce nell´alimentazione e il 17,6% alle spese mediche.
Tra le voci di spesa l´abitazione pesa più di tutte: brucia il 15% del reddito medio, ma supera il 30% nei in quelli bassi: la spesa media mensile è di 302 euro contro un reddito di 2.079 euro, che sale a 473 euro nel caso di affitto e scende a 232 in caso di casa di proprietà. Infine, vero e proprio indice di povertà, il 7,5% delle famiglie non riesce a fare “un pasto adeguato ogni due giorni“ percentuale che sale al 13,5% per il Mezzogiorno.

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