Anno giudiziario. Il PG: basta con gli interventi tampone

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Delli Priscoli si augura anche che “al più presto” siano varate “leggi processuali che seriamente perseguano, attraverso la semplificazione dei riti, l’ abbattimento dei formalismi, la valorizzazione del carattere sostanziale delle garanzie, l’ obiettivo di una drastica riduzione della durata dei processi”

ROMA – Il Procuratore Generale della Cassazione, Mario Delli Priscoli, chiede una riforma dell’ ordinamento giudiziario che “uscendo dall’ ottica degli emendamenti, degli interventi tampone, della risposta contingente ed emergenziale alle esigenze del momento e alle richieste corporative, si ponga invece con coraggio il compito di innovare radicalmente sul piano dell’ efficienza e delle garanzie, della responsabilità e della trasparenza, nel contempo garantendo il mantenimento del moltissimo di positivo che il Parlamento, la magistratura e il suo sistema di autogoverno e i singoli magistrati hanno costruito dal dopoguerra ad oggi”. L’ auspicio del pg è contenuto nel suo intervento alla cerimonia d’ apertura dell’ Anno Giudiziario che inizierà stamani alle 11.00. Per Delli Priscoli rielaborare l’ ordinamento giudiziario è “un compito delicatissimo e difficile” che richiede “il concorso di tutte le forze culturali che possono essere espresse in questo campo dalla politica, dalla magistratura, dall’ avvocatura, dal mondo accademico”. Delli Priscoli si augura anche che “al più presto” siano varate “leggi processuali che seriamente perseguano, attraverso la semplificazione dei riti, l’ abbattimento dei formalismi, la valorizzazione del carattere sostanziale delle garanzie, l’ obiettivo di una drastica riduzione della durata dei processi”. In questo modo, conclude il Pg, “si potrà assicurare la effettività della ‘Giustizia’ che è bene primario cui tutti i cittadini hanno diritto”.

“NO A SEPARAZIONE CARRIERE MAGISTRATI” – Il Procuratore Generale della Cassazione, Mario Delli Priscoli, dice no alla separazione delle carriere dei magistrati e ritiene che l’ attuale previsione normativa che separa le funzioni di giudice e di pubblico ministero sia da correggere. In particolare,Delli Priscoli nel suo intervento alla cerimonia d’ apertura dell’ Anno Giudiziario 2007 – che comincerà alle 11.00 in Cassazione – sottolinea che la sospensione della riforma Castelli dell’ ordinamento giudiziario attuata con la Legge 269 del 2006, ha disposto “la separazione delle funzioni di giudice e di pubblico ministero, rendendo estremamente difficile, e necessariamente limitato a pochi casi, il passaggio dall’ una all’ altra funzione; passaggio che invece dovrebbe essere incoraggiato e facilitato”. E “peggio ancora – prosegue il PG – sarebbe la completa separazione delle carriere, oltretutto prodromica all’ assoggettamento del pubblico ministero al potere politico”. In sostanza, per Delli Priscoli “l’ unicità di carriera tra giudici e pubblici ministeri è una soluzione più avanzata, non più arretrata, rispetto a quella adottata in altri paesi, per rafforzare le garanzie di libertà dei cittadini”. Nella separazione delle carriere, il Pg vede il rischio che il pubblico ministero sia “fortemente esposto alle pressioni dell’ opinione pubblica, che spingono in molti casi alla ricerca di un colpevole ad ogni costo, senza andare tanto per il sottile sulle prove e sulla ricerca delle vere responsabilità”.

“SEMPRE ECCESSIVA LA DURATA DEI PROCESSI” – “Il problema cruciale della giustizia italiana” è la “eccessiva durata dei processi”. Lo sottolinea il Procuratore generale della Cassazione, Mario Delli Priscoli,nel suo intervento per la cerimonia d’ apertura dell’ Anno Giudiziario che comincerà alle 11.00. Per Delli Priscoli bisogna “finalmente e seriamente porre rimedio” ai ‘processi lumaca’. Per fare questo servirebbe: 1) la revisione della distribuzione territoriale degli uffici giudiziari al fine di commisurarli alle reali esigenze; 2) la eliminazioni dei vuoti di organico (la scopertura attuale è del 10 per cento); 3) radicali modifiche delle norme procedurali civili e penali per semplificare al massimo il processo, unificando anche le procedure. Infine: 4) “porre a capo degli uffici magistrati veramente preparati”; questo – conclude il Pg – “é compito arduo del Consiglio Superiore della Magistratura” che dovrebbe essere più incisivo nella valutazione delle “attitudini dirigenziali” dei giudici.

GRAVI LE VIOLAZIONI DIRITTI DELL’ UOMO – “Particolarmente grave appare la situazione del nostro Paese dinnanzi agli organi di tutela dei Diritti dell’ Uomo di Strasburgo (la Corte Europea dei Diritti dell’ Uomo)”. Lo sottolinea nel suo intervento alla cerimonia d’ apertura dell’ Anno Giudiziario il Procuratore generale della Cassazione, Mario Delli Priscoli. In particolare, il Pg ha evidenziato che le autorità italiane hanno proposto al Comitato dei Ministri del Consiglio d’ Europa un “piano di azione” per dare “una soluzione globale al persistente problema della lentezza dei procedimenti giudiziari”. Il punto sulla situazione, informa il Pg, verrà fatto a febbraio. Oltre a ciò Delli Priscoli aggiunge che “le preoccupazioni degli organi di Strasburgo si sono accentrate” anche “sull’ omesso adempimento, da parte delle autorità italiane, dell’ obbligo di uniformarsi alle sentenze della Corte Europea e di eliminare le perduranti conseguenze delle riscontrate violazioni”. In proposito, per il Pg servirebbero “norme a contenuto precettivo volte a consentire la celebrazione di un nuovo giudizio tutte le volte che sia stata accertata la violazione delle garanzie” piuttosto che le limitate modifiche introdotte in materia dalla Legge numero 12 dello scorso 9 gennaio”.

“NOVANTANOVE I MAGISTRATI SOTTO PROCESSO” – Nel 2006 sono stati avviati 90 procedimenti disciplinari (di cui 30 dal ministro della Giustizia) nei confronti di 99 magistrati e ne sono stati definiti 83, con una pendenza residua di 79. Lo rende noto il Procuratore generale della Cassazione, Mario Delli Priscoli, nel suo intervento alla cerimonia di apertura dell’ Anno Giudiziario che comincerà alle 11 in Cassazione.

3.612 CONDANNE STATO PER PROCESSI LENTI – In Cassazione sono pervenuti 3.612 “decreti di condanna dello Stato” a pagare ai cittadini i risarcimenti previsti dalla Legge Pinto per l’ eccessiva durata dei processi. Il dato è reso noto dal Procuratore generale Mario Delli Priscoli nel suo intervento alla cerimonia d’ apertura dell’ Anno Giudiziario che comincerà in Cassazione alle 11.00. Il Pg sottolinea che la Procura ha disposto – nello scorso anno – l’ archiviazione di 4.245 domande risarcitorie (pendenti ancora 3). Inoltre, altri 1.129 “atti di rilevanza disciplinare (da uffici giudiziari e da privati), sempre relativi alla Legge Pinto, sono pervenuti alla Procura Generale che in 1.062 casi ha chiesto l’ archiviazione e in 60 ha chiesto l’ inizio dell’ azione disciplinare, con una pendenza di 825 procedimenti.


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