Cina, picchiati operai in una fabbrica italiana

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I lavoratori chiedevano una migliore indennità di licenziamento. Tre d

Lo riferisce un quotidiano di Hong Kong

PECHINO – Chiedevano una migliore indennità di licenziamento e per questo tre di loro sarebbero stati malmenati dalle guardie di sicurezza. Così, centinaia di lavoratori, in segno di solidarietà, hanno manifestato all’esterno di una fabbrica che produce mobili italiani a Shenzhen, nella Cina meridionale. Lo riferisce un giornale di Hong Kong.

PROTESTA – I lavoratori si sono riuniti intonando slogan contro la fabbrica di proprietà della ditta DeCoro, fondata dall’uomo d’affari italiano Luca Ricci, secondo quanto riferisce il quotidiano South China Morning Post. Una foto sul giornale mostra una folla numerosa di uomini seduti a terra davanti alla fabbrica. Una portavoce della DeCoro della sede di Hong Kong della società ha confermato che la protesta è in atto. Ma la donna, che ha detto di chiamarsi Lam, ha evitato di dare altre informazioni.

AGGRESSIONE – Il giornale riferisce che i dipendenti hanno denunciato che cento guardie di sicurezza che brandivano barre di ferro hanno attaccato i lavoratori dopo un incontro avvenuto martedì con la direzione della fabbrica sulle indennità di licenziamento. Le guardie hanno aggredito i lavoratori dopo che i dirigenti hanno lasciato la riunione, secondo quanto riferisce il quotidiano. La maggior parte degli operai è fuggita, ma tre sono stati spinti in un angolo e picchiati finendo in ospedale con ferite, riferisce il giornale. Un operaio ha subito la frattura di alcune costole e ha perso conoscenza.

ARRESTO – Secondo il quotidiano, un poliziotto ha detto che cinque responsabili dell’assalto sono stati arrestati. Il giornale riferisce anche che alcuni lavoratori, non identificati, hanno detto che la società intendeva licenziare 75 operai dando loro un compenso inferiore al previsto.

(Corriere.it, 05 gennaio 2007)

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