Napolitano: le morti bianche sono una piaga da estirpare

by redazione | 25 Gennaio 2007 0:00

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Bagnoli / La conferenza nazionale su salute e sicurezza

Le morti bianche sul lavoro ‘sono una piaga da estirpare, non un prezzo inevitabile da pagare’. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel video-messaggio inviato alla conferenza di Napoli sulla salute e sicurezza sul lavoro, in corso a Bagnoli oggi e il 26 gennaio. In materia di sicurezza sul lavoro ”non ci si puo’ limitare alla denuncia commossa e indignata”, aggiunge Napolitano sollecitando ad ”adottare misure realmente efficaci”: quelle previste nel cosiddetto ”pacchetto sicurezza” inserito nel Decreto per il rilancio economico, approvato lo scorso luglio, e quelle del Testo unico sulla salute e sulla sicurezza del lavoro e del nuovo Codice degli appalti. E auspica: ”Spero che vedano presto la luce”. Napolitano ha rivolto un appello anche alla societa’ civile e ai giornali: ”si elevi il livello di attenzione, anche sui mezzi di informazione, per questi fatti e e questi problemi, si elevi il livello di comune sensibilita’ sociale e civile”.

Da parte sua il governo ha ultimato le linee guida in materia di salute e sicurezza. Il cosiddetto Testo Unico che dovrà riordinare la materia. Temi chiave del provvedimento sono il riordino, l’innovazione, il coordinamento e la semplificazione. La normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro sarà estesa a tutti i settori e tutti i lavoratori, indipendentemente dalla qualificazione del rapporto di lavoro che li lega all’imprenditore. Anche il lavoro flessibile e autonomo sarà sottoposto alla normativa, compatibilmente con quanto prevedono le tipologie contrattuali. Giovani, stranieri e lavoratori avviati con contratti di somministrazione, inoltre, saranno sottoposti a maggiori tutele. Il testo unico prevede poi la semplificazione degli adempimenti in materia di sicurezza, in particolare per le piccole e medie imprese, e forme di finanziamento per per gli adeguamenti tecnologici e l’organizzazione del lavoro. I servizi ispettivi saranno razionalizzati e meglio coordinati, così da evitare dannose duplicazioni. Verra’, inoltre, riformulato l’attuale complesso apparato sanzionatorio, con l’obiettivo di assicurare una migliore corrispondenza tra infrazioni e sanzioni, tenendo conto dei compiti effettivamente svolti da ciascun soggetto e utilizzando procedure che favoriscano la regolarizzazione del soggetto inadempiente. Il governo punta anche a rivedere la normativa sugli appalti, disciplinando il sistema dei subappalti e premiando, nell’assegnazione dei bandi, le imprese in regola.

Intervenendo a Napoli, il ministro del Lavoro Cesare Damiano ha ricordato che dalla scorsa estate sono stati ‘scoperti’ 400 cantieri abusivi e 40 mila lavoratori in nero. Damiano ha riferito inoltre a oggi si sono registrati 800.000 documenti di ‘regolarita” emessi dall’Inps e “noi – ha aggiunto – puntiamo a superare l’anno prossimo il milione e mezzo”. Piu’ in generale, ha ribadito Damiano, il Governo sta approntando il Testo Unico sulla sicurezza con l’obiettivo di “migliorare la situazione” di illegalita’ del mercato del lavoro. “Si tratta – ha spiegato Damiano – di un progetto lucido, organico, che ha l’obiettivo di produrre risultati concreti”. Tra le misure, il ministro ha annunciato incentivi alle imprese “quando sono virtuose e investono nella sicurezza” nonche’ l’obbligo di dichiarare l’assunzione di un lavoratore il giorno prima che presti servizio. “Questo per eliminare – ha aggiunto -il fenomeno per il quale il 12% dei morti nel settore dell’edilizia risultavano assunti il giorno stesso del decesso”. Altri interventi andranno in direzione della tutela dei lavoratori extracomunitari “vittime di grande sfruttamento” e nel settore degli appalti. Infine, il ministro ha rilanciato la sua proposta di dedicare un canale satellitare Rai al lavoro: “Troppo silenzio c’e’ stato negli ultimi anni – ha concluso Damiano – e abbiamo ora l’esigenza di portare soluzioni concrete”.

Gli ultimi dati Inail
Secondo i dati presentati dall’Inail a Bagnoli (che riguardano però solo gli infortuni denunciati), nel 2006 diminuiscono, anche se di poco, gli infortuni sul lavoro in Italia. Nel corso dell’anno che si e’ appena concluso si sono verificati 935.500 incidenti, con un calo dello 0,5% rispetto al 2005 (che aveva fatto registrare 939.956 denunce) e dell’8,6% rispetto al 2001 (1.023.379). Ad una consistente flessione in agricoltura (-4,2%) fa riscontro un calo meno significativo nell’industria (-2,6%) e una crescita del 2% nei servizi. A livello territoriale, il calo risulta piu’ accentuato nel Mezzogiorno (-1%), che nel resto del Paese. Nel corso del 2006 sono statu 1.250 gli incidenti mortali. La stima dell’Inail è basata sui dati relativi al primo semestre dell’anno scorso. Il settore in cui si sono verificati il numero maggiore di incidenti mortali e’ l’industria in cui il numero dei decessi sul lavoro e’ cresciuto dai 594 del 2005 ai 610 del 2006. Seguono i servizi (515) e l’agricoltura (125). A livello territoriale e’ la Lombardia ad avere denunciato, nel 2005, il maggior numero di infortuni mortali (188), seguita da Emilia Romagna (138) e Lazio (113).

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