Afghanistan, la Casa Bianca respinge le accuse “Sono i talebani i veri responsabili”

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La strage avvenuta ieri è comunque “in corso di esame” per accertare le modalità. A Jalalabad un migliaio di studenti hanno sfilato per chiedere la partenza “delle forze di occupazione”

l portavoce Tony Snow mette in guardia dai paragoni con i terroristi
“che uccidono i civili come linea politica e gli Usa che cercano di salvare questa gente”

<B>Afghanistan, la Casa Bianca respinge le accuse<br />“Sono i talebani i veri responsabili”</B>” src=”http://www.repubblica.it/2007/02/sezioni/esteri/afghanistan-14/replica-casa-bianca/ap_9908680_02480.jpg” width=”200″ /> </font> </p> <p><font size=Donne afgane di fronte alle case distrutte dal raid della Nato

ROMA – Mentre la forza Nato in Afghanistan annuncia l’inizio della sua “più grande offensiva” insieme all’esercito afgano nel Sud del Paese contro la guerriglia talebana, la Casa Bianca ha assicurato lunedì che “è in corso di esame” la strage di numerosi civili afgani, della quale sarebbero responsabili i soldati americani.

Il portavoce della Casa Bianca Tony Snow ha respinto con forza “ogni tentativo di tracciare un paragone morale tra terroristi che uccidono civili come linea politica e gli Stati Uniti che come linea politica hanno quella di cercare di salvare questa gente”.

I responsabili veri, fa capire la Casa Bianca, sarebbero pertanto i talebani. Snow si è rifiutato di commentare in dettaglio le circostanze della strage, nella quale hanno perso la vita anche donne e bambini, ma ha sottolineato che i talebani “hanno già perduto” nella battaglia per la conquista del paese.

I talebani, ha aggiunto il portavoce, hanno l’obiettivo “di utilizzare ancora una volta il terrorismo per raggiungere i loro obiettivi”, “ma non ci riusciranno”, ha concluso.

Ma intanto nel paese continuano le proteste. Stamane a Jalalabad, nell’Est dell’Afghanistan, un migliaio di studenti hanno partecipato a una manifestazione di protesta per chiedere “la partenza delle forze di occupazione”. Tra gli slogan scanditi durante la manifestazione, “morte alla coalizione”.

“Le forze internazionali sono venute in Afghanistan per assicurare la sicurezza, ma ora uccidono i civili. Vogliamo che il nostro governo processi i soldati implicati nella morte dei civili”, ha dichiarato Muslimhoddine, uno dei leader della manifestazione.


(Repubblica.it, 6 marzo 2007)

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