Mastrogiacomo, voci sul rilascio

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Fonti talebane, citate dalla Reuters: «È stato liberato». La Farnesina frena: «Aspettiamo conferme, non è in mani italiane»

Ore decisive per il reporter di Repubblica e il suo interprete

(Ansa)
(Ansa)

KABULNuovi spiragli per la liberazione del reporter italiano sequestrato in Afghanistan. Un dispaccio delle 9.43 ha dato l’annuncio: «Daniele Mastrogiacomo è libero». I talebani hanno rilasciato anche il suo traduttore afgano, ha riferito l’agenzia internazionale Reuters citando fonti talebane. La svolta, dunque, è arrivata. Anche se la Farnesina mantiene la linea della cautela e non conferma. «Per il momento non ci risulta consegnato né ad Emergency né al governo italiano», hanno precisato fonti del ministero, secondo cui Mastrogiacomo verrà «considerato libero quando sarà in mani sicure ed italiane». «Al momento – ribadiscono le fonti- non abbiamo alcun riscontro della notizia del rilascio».
Anche Palazzo Chigi interviene: «Non ci sono ancora novità – affermano fonti di governo – stiamo ancora lavorando». La Farnesina ribadisce subito dopo che «diffondere informazioni senza fondamento può compromettere fasi delicate» relative al rilascio.

I NEGOZIATI – Ad alimentare la speranza era stato in precedenza il comandante dei talebani Ibrahim Hanifi, contattato telefonicamente dall’Ansa da Kabul.
Saranno liberati «presto» Mastrogiacomo e il suo interprete Adjmal Nashkbandi, ha detto
Hanifi all’Ansa. «Siamo molto ottimisti, i negoziati sono andati bene e sarà liberato presto», ha proseguito Hanifi, che parlava da una località non identificata. Hanifi è il comandante della provincia di Helmand, dove è stato rapito il 5 marzo Mastrogiacomo, con due suoi collaboratori afghani. L’autista di Mastrogiacomo, Saied Agha, è stato ucciso due giorni fa, perché considerato una «spia».
La svolta sarebbe avvenuta sabato, come ha riferito Hanifi, quando il governo afghano ha accettato di concedere la liberazione di tre detenuti Taleban, come avevano richiesto i rapitori.

18 marzo 2007

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