Europa: perdono le destre

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In Francia i socialisti potranno contare sicuramente su 60 dipartimenti (ne avevano 58), altri due dovrebbero essere garantiti e un terzo secondo Le Monde appare probabile (tutto dipende da qualche eletto indipendente).

Sulla base dei risultati ormai definitivi il PS conquista il 36%, l’UMP del presidente Sarkozy il 18% e il FN della signora Le Pen l’11,1%(con eletti in appena due dipartimenti). Molto bassa l’affluenza alle urne:53%.

Molte male la SPD in Germania, ma la disfatta storica la incassa  la signora  Merkel in Baden-Wuerttemberg, la più ricca regione del Paese: erano 58 anni che la CDU governava a Stoccarda.L’altra sorpresa è il trionfo dei verdi, arrivati addirittura al 25%; hanno superato, di poco ovviamente, l’SPD, e quindi quale primo partito guideranno il prossimo governo regionale.I dati ufficiali parlano chiaro: la CDU scende dal 44,2 al 39,1%, mentre gli ecologisti sono saltati dall’11,7 al 24%,  la SPD rimane un partito traumatizzato: nonostante la disfatta dei rivali conservatori è riuscita a perdere voti , dal 25,2 precipita al 23,2%.

Anche in Renania-Palatinato la SPD ha subito un tracollo, dal 45% al 36%, anche qui li hanno salvati i verdi, pasati dal 4 al 15%. Il partito della signora Merkel ha guadagnato, ma non abbastanza da insidiare la coalizione rosso verde. Siccome è andato male anche l’altro partito di sinistra, quello guidato da Oskar Lafontaine, che si attesta intorno a un 3% nazionale, si può dire che oggi la guida della sinistra tedesca sono i verdi.

Molti commentatori non hanno perso l’occasione per sottolineare il peso degli eventi nipponici sul voto. ( E ci mancherebbe pure che non pesassero).


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