Italia retrocessa dal Lingotto è solo il suo terzo mercato. Industrial all’ultimo posto
TORINO – Un gruppo internazionale che già oggi non ha l’Italia al centro del business. In apertura del volume sul bilancio 2010, Fiat ha presentato i dati sulla presenza nei cinque continenti. Per far capire come sia ormai inevitabile ragionare in termini globali. I dati si riferiscono al 2010 e sono già divisi tra Fiat spa e Fiat Industrial. Già oggi l’Italia è solo il terzo mercato, in ordine di dimensione, per Fiat spa, la società che raggruppa tutte le attività auto dopo lo spin off del 3 gennaio scorso. I ricavi italiani sono infatti il 27,3 per cento del totale preceduti dai ricavi del resto d’Europa (che sono il 33 per cento) e dal fatturato dell’America Latina che è al 27,9 per cento. Il Nordamerica è il fanalino di coda con il 3,1 per cento. Questa distribuzione si spiega solo in parte con l’andamento dell’auto. Nel calcolo sono infatti compresi anche i ricavi di Teksid e Comau, cioè delle due società che lavorano a monte degli stabilimenti di montaggio finale. Va inoltre considerato il fatto che a incidere sui fatturati ci sono i due marchi del polo del lusso (Ferrari e Maserati) dove anche con bassi volumi si hanno alti ricavi. Questo chiarisce per quale motivo Fiat fattura di più nel resto d’Europa che in Italia nonostante il fatto che il mercato italiano dell’auto faccia la parte del leone nelle vendite continentali del Lingotto. I dati confermano che in questo periodo la vera gallina dalle uova d’oro per Marchionne è il Sudamerica. Nel Mercosur si realizza più fatturato che in Italia soprattutto grazie all’andamento del mercato brasiliano dove la Fiat è leader. Il vero punto debole è invece nei mercati emergenti dell’Asia dove il Lingotto realizza meno del 10 per cento del suo fatturato. Nella nuova Fiat Industrial, la società che raduna le attività nei settori dei camion (Iveco) e delle macchine movimento terra (Cnh) il peso della attività domestiche è ancora più ridotto. L’Italia è all’ultimo posto nella classifica dei ricavi che è invece guidata dal resto d’Europa seguito nell’ordine dal Nordamerica, dall’America del Sud e dal resto del mondo. La maggior parte dei dipendenti di Fiat Industrial si trova nei paesi europei fuori dall’Italia.
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