Libia, uranio impoverito nei missili Usa e Gb 0

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Lo sostiene in uno studio scientifico il professor Massimo Zucchetti del Politecnico di Torino: nel peggiore dei casi fino a seimila morti

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Un’impostura criminale 0

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ONU E GUERRA «UMANITARIA»

Il vento di rivolta che ha investito i paesi del Maghreb e del Mashrek, dalla Tunisia alla Libia, all’Egitto, allo Yemen, al Bahrein, non annuncia una nuova primavera delle popolazioni arabo-islamiche. La libertà , la democrazia, la giustizia, un minimo di benessere sono un sogno ancora molto lontano. I loro nemici sono potenti.

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Senza rimpianti 0

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Quando cadde il Muro di Berlino, anche chi pensava che a farlo crollare non fosse la voglia di democrazia ma la globalizzazione del turbocapitalismo, non per questo rimpiangeva Stalin, Breznev o Honecker. Così non rimpiangeremo Gheddafi, pur consapevoli, come scrive Valentino che «al peggio non c’è mai fine», e potremmo ritrovarci domani con un fantoccio partorito dalle bombe di questa nuova guerra umanitaria.

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La coalizione dei litigiosi 0

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È scontro tra gli alleati sulla guida della missione. Usa, Gran Bretagna, Canada e Italia vogliono un comando Nato. Ma la Francia si oppone. Forfait della Norvegia: fuori fin quando non c’è chiarezza

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Il petrolio si batte in bici, contromano 0

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«Quando distruggiamo il trasporto pubblico, costruiamo autostrade e andiamo in guerra per avere il carburante a un costo minore, è ovvio che anche il mezzo di trasporto si trasforma in una rivoluzione politica». Un’intervista con l’artista austriaco Rainer Ganahl, presente alla Triennale Bovisa di Milano nella mostra «Happy Tech». Il performer racconta la sua sfida per un mondo ecosostenibile e città  disegnate su misura per automobilisti e ciclisti

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Kabul: una tranquilla giornata di paura 0

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L’improvvisa calma di Shar e-Now Street viene rotta dalle urla. La gente abbandona le auto accese in mezzo alla strada e corre. L’autista mi ordina di fare lo stesso. La Polizia punta i mitra verso la filiale della Kabul Bank.

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Tavola della pace: “Libia: così non si difendono i diritti umani!” 0

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Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace, propone “dieci tesi sull’intervento militare”.  

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Rivoluzionari battuti, festeggiano generali e islamisti 0

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La vittoria dei «sì» al referendum sugli emendamenti costituzionali proposti dal Consiglio supremo delle forze armate segna la prima sconfitta per i giovani della rivoluzione e di tutte le forze che l’11 febbraio scorso in Piazza Tahrir avevano costretto a farsi da parte l’ex raìs egiziano Hosni Mubarak.

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La protesta contro i raid nel mondo Pochi ma ovunque 0

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Tante, davvero. le manifestazioni di protesta dei pacifisti nel mondo. Poco numerose, ma diffuse dappertutto. Come a Belgrado, dove centinaia di attivisti sono in piazza contro “le bombe Nato sulla Libia»” a dodici anni esatti dalle “bombe umanitarie” Nato piovute sulle città  serbe.

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L’economia della foresta 0

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Si chiamano «prodotti minori della foresta», o anche «prodotti non timber», non legno – tutto ciò che la foresta può dare finché è viva. Secondo stime della Fao, qualcosa come l’80% della popolazione dei paesi «in via di sviluppo» trae dalle foreste buona parte di ciò che serve alla sopravvivenza quotidiana.

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Yemen, svolta dopo la strage i generali passano con i ribelli 0

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“Basta repressione”, i militari contro il presidente Saleh

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“Fermatevi o morirete” quei messaggi dal cielo per condizionare i nemici 0

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Nella battaglia di Libia torna la guerra psicologica Un aereo Usa si è inserito sulle frequenze marittime per lanciare il suo avviso ai naviganti libici: “Non forzate il blocco navale”

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Il rimorchiatore seguito dai radar 0

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La Marina sorveglia il battello italiano sequestrato: “È a Tripoli”

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Tra i carri colpiti dai missili nella strada del deserto dove si decide il futuro 0

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L’intervento della coalizione ferma le truppe lealiste Nella città  ribelle regna la paura L’ultima avanzata dei lealisti ha lasciato il segno. La “Nuova Libia” è ancora in cerca di una leadership che possa colmare il vuoto di potere

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Spirit e Tomahawk, così si preparano le nuove guerre 0

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Il bombardamento aeronavale della Libia ha già  mandato in pezzi la risoluzione del Consiglio di sicurezza: la no-fly zone «per proteggere i civili» è già  stata imposta, ma i cacciabombardieri continuano ad attaccare. Tra questi i Tornado Ecr italiani che, appena vedono un radar o altro obiettivo «minaccioso», gli lanciano i missili Agm-88 Harm (fabbricati dalla statunitense Raytheon e pagati dai contribuenti italiani oltre 300mila dollari l’uno).

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“Khamis è morto”, giallo sul figlio di Gheddafi 0

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I ribelli annunciano di aver eliminato il giovane “comandante”, ma il regime non conferma. Guidava le truppe al fronte. Secondo i media lo avrebbe ucciso un pilota che ha disertato

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Raid occidentali sui porti I ribelli: “Il raìs usa scudi umani” 0

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A Misurata i tank contro i civili: decine di morti Un consigliere di Saif: “La partita è ancora lunga, forse il peggio è già  passato” Il regime nasconde ai caccia i suoi soldati e i suoi carri armati in città  e villaggi

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Védrine: “Quella risoluzione un successo della politica francese” 0

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«La risoluzione dell’Onu è molto chiara: non è la Nato che deve condurre l’intervento militare in Libia ma una coalizione di paesi scelti per l’occasione».

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Putin: “è come una crociata” Gli Usa pronti a cedere la guida 0

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Onu, giovedì il consiglio di sicurezza. Il Colonnello confida nelle astensioni. Gheddafi spera ancora nella presa di posizione di Brasile, Russia, India e Cina. Il presidente Obama sotto accusa per non essere passato dal voto del Congresso

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