Scontro sul bonus a chi rimpatria la Lega: altro che soldi, tutti a casa Lombardo: serve il mitra

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 E la polemica irrompe nel governo, mentre il presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo rincara la dose e scatena altre polemiche: «Con tutti questi immigrati in giro ci vuole il mitra» dice dopo che alcuni profughi hanno dormito in un capanno di sua proprietà  vicino al campo di Mineo. Intanto via libera all’operazione rimpatri arrivano anche dall’opposizione. Sulla linea dura si schiera infatti il leader dell’Udc Pierferdinando Casini: «Noi siamo per accettare i rifugiati, ma i tunisini non sono a rischio, dunque se non sono regolari vanno rispediti al mittente». Rutelli segue a ruota: «È giusto accogliere i rifugiati e chi chiede asilo politico, ma non chi emigra solo per motivi economici». Ma a spese di chi le migliaia di tunisini approdati nelle ultime settimane sulle coste italiane dovranno fare il viaggio di ritorno? Nel pomeriggio in risposta alle polemiche leghiste arriva il chiarimento di Frattini: «La dote che verrà  messa a disposizione di ogni clandestino che accetterà  volontariamente di tornare nel suo Paese arriverà  da fondi della Ue, al massimo l’Italia si limiterà  ad anticipare i soldi». Una prassi già  attuata negli anni passati, aggiunge il ministro citando gli immigrati di paesi dell’Africa sub-sahariana, «come i nigeriani: allora i soldi furono anticipati dall’Unione Europea». Secondo Frattini «il modo migliore per favorire le transizioni democratiche è sostenerne il rilancio economico. Cosi abbiamo offerto da un lato un sostegno al bilancio della Tunisia con una linea di credito da 95 milioni di euro, e dall’altro abbiamo predisposto un pacchetto di aiuti che incida sui settori che hanno un valore aggiunto, a cominciare dalle piccole e medie imprese. Una proposta globale che cerca di affrontare le radici del problema». E mentre altri barconi arrivano in vista di Lampedusa, assediata da migliaia di migranti, il presidente della Regione Sicilia Lombardo rilancia la polemica sicurezza con toni pesanti: «In un casotto di legno della mia campagna di Grammichele hanno dormito alcuni extracomunitari. Era prevedibile. Io l’avevo detto, che con l’arrivo degli immigrati bisognava uscire con il mitra. I richiedenti asilo sono liberi di uscire, vanno in giro, poi magari, disorientati, non riescono a tornare e cercano una casa dove dormire». E sempre da Lombardo, per migliorare la situazione di Lampedusa ormai allo stremo, arriva una proposta di alleggerimento: «Si potrebbero mettere delle navi da crociera al largo dell’isola e far salire a bordo gli immigrati in arrivo invece di farli sbarcare. E da lì, dopo essere stati rifocillati, controllati e visitati, potrebbero essere trasportati altrove con un ponte aereo. Ennesima proposta che suscita polemiche. A bacchettare il governatore ci pensa Vincenzo Fontana del Pdl che lo accusa di «parlare per coprire le proprie mancanze: non ha fatto quasi nulla di quanto chiesto dal commissario straordinario per l’emergenza umanitaria».


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