Crac Viaggi del Ventaglio indagato il fondatore Colombo

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MILANO – Era un procedimento contro ignoti. Ora un indagato c’è ed è Bruno Colombo, il padre padrone dei Viaggi del Ventaglio, uno dei più famosi tour operator italiani, finito in fallimento a luglio dello scorso anno. Il pm Luigi Orsi, a capo della sezione del primo dipartimento di Milano che si occupa dei crac societari, lo ha iscritto nel registro degli indagati. L’ipotesi di reato sono la bancarotta fraudolenta con distrazioni e falsi, la truffa e l’aggiotaggio sul titolo del gruppo quotato a Piazza Affari dal gennaio 2009 al dissesto. Colombo era riuscito in pochi anni a creare un gruppo prestigioso in Italia e all’estero, forte della formula all inclusive, uno dei cavalli di battaglia del tour operator milanese. Ma le campagne acquisti, sia nei villaggi che nei servizi e la diversificazione ne hanno minato le fondamenta. Il gruppo era giunto ad avere perfino una compagnia aerea, la Livingston, la ex Lauda Air, ma dal 2005 a oggi era partita una girandola di cessioni per cercare di risanare i conti, dai complessi immobiliari turistici di grosso valore (il Playa Maroma in Messico e il Gran Dominicus a Santo Domingo alle divisioni Venta Club e Ventaglio Resorts Real Estate (multiproprietà ) e infine alla stessa compagnia aerea ceduta alla cordata Lm. Tentativi finiti nel vuoto, insieme ai ventilati, ma mai concretizzatisi interventi di cavalieri bianchi, che alla fine hanno portato alla messa in liquidazione e all’ammissione al concordato preventivo. Un limbo, però, che è durato poco, perché lo stesso commissario giudiziale, Giuseppe Verna, agli inizi di luglio dello scorso anno ha chiesto la revoca della procedura, dopo una denuncia su operazioni sospette intorno al gruppo. A metà  luglio il colpo finale con il pm Orsi che ne ha chiesto il fallimento. Il buco stimato è intorno ai 200 milioni di euro e sarebbero coinvolti qualcosa come 16mila clienti. Sono state proprio le denunce dei viaggiatori a far partire l’inchiesta che ora si occupa soprattutto delle vorticose compravendite di asset del gruppo, avvenute con scambi di denaro all’estero, e dei tentativi di ristrutturazione. Una vicenda molto complessa e difficile da ricostruire, per la quale il pm ha disposto una consulenza tecnica. Tra i risanatori che hanno cercato di raddrizzare le sorti del Ventaglio, figurano nomi celebri, come Claudio Calabi, ora alla guida di Risanamento, e Franco Tatò.


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