Cresce la spesa sociale dei comuni: oltre 6,6 miliardi

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ROMA – Nel 2008 i comuni italiani, in forma singola o associata, hanno destinato agli interventi e ai servizi sociali 6 miliardi e 662 milioni di euro, un valore pari allo 0,42% del Pil nazionale. Sono i dati contenuti nel rapporto Istat dedicato agli interventi sociali dei comuni italiani nel 2008.
Rispetto all’anno precedente la spesa sociale gestita a livello locale è aumentata del 4,1%, in linea con la dinamica di leggera crescita osservata dal 2003, primo anno di rilevazione. La spesa media pro capite è passata da 90 euro nel 2003 a 111 euro nel 2008, ma l’incremento è di soli 8 euro pro capite se calcolato a prezzi costanti (la stima a prezzi costanti della spesa rilevata con l’indagine è ottenuta applicando l’indice deflatore, utilizzato per deflazionare i costi dei servizi generali dell’amministrazione pubblica e delle altre branche nelle quali operano sia l’amministrazione pubblica che le istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie. La metodologia utilizzata si basa sull’assunto che la produzione delle amministrazioni pubbliche non ha un prezzo di mercato ed è valutata come somma delle diverse componenti dei costi di produzione sostenuti per la fornitura dei servizi).

Nell’arco dei sei anni considerati (2003-2008), si rileva un aumento complessivo del 28,2% a prezzi correnti, che corrisponde a un aumento del 13,5% se si considera l’ammontare a prezzi costanti. La composizione della spesa per area di utenza risulta stabile nel tempo, pur registrando interessanti segnali di rimodulazione delle politiche assistenziali a livello locale. Tra il 2003 e il 2008, ad esempio, diminuisce di quattro punti percentuali la quota destinata agli anziani, passando dal 25,2% della spesa complessiva nel 2003 al 21,2% del 2008, e si posiziona allo stesso livello delle risorse destinate ai disabili. In leggero aumento rispetto al passato sono le spese per le politiche di sostegno ai poveri, ai senza fissa dimora e agli adulti in condizioni di disagio, le quali rappresentano una modesta quota del totale della spesa (7,7%).

Rispetto alle risorse complessive, un lieve incremento si registra anche per l’area “famiglia e minori”, la cui quota nel 2008 supera il 40% del totale delle risorse, risultato in parte attribuibile agli effetti del piano straordinario per lo sviluppo dei servizi per la prima infanzia, avviato con la legge finanziaria del 2007. (vedi lanci successivi)

 

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