Decennale con record negativo: minimo storico per i fondi al servizio civile

by Sergio Segio | 7 Aprile 2011 17:37

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ROMA – Per il Servizio civile nazionale è passata l’ondata di finanziamenti e volontari, adesso invece sembra prepararsi l’ora della calma piatta. Dopo un aumento nel tempo di stanziamenti per il fondo nazionale e di volontari con la sospensione del servizio di leva obbligatorio, tutto sembra portare indietro di qualche anno, a prima del 2005. Dando un’occhiata ai dati, sembra di osservare un cartello stradale che mette in guardia dal pericolo di un dosso. E in effetti, il dosso c’è stato e a quanto pare è anche passato. Il picco del servizio civile in Italia, infatti, è stato raggiunto nel periodo che va dal 2006 al 2007, sia per numero di volontari partiti e che per gli stanziamenti. Il massimo finanziamento mai concesso, infatti, è proprio nel 2007 quando il governo in carica ha stanziato circa 296,1 milioni di euro, una sessantina in più dell’anno precedente, il 2006, anno che ha visto invece il maggior numero di volontari partiti, 45.890 a fronte di oltre 57 mila posti messi a bando. Da quegli anni in poi è calato sistematicamente il finanziamento passando dai 296 milioni a 266,7 nel 2008, 210,6 nel 2009, 170,3 nel 2010 fino a raggiungere il fondo con i 118,8 per il 2011. Cifra mai raggiunta dal 2001 ad oggi e neanche in futuro perché per il 2012 e 2013 ci sarebbero 120,9 milioni di euro l’anno. Come essere ritornati alla prima fase del servizio civile, quando  i finanziamenti per anno non superavano i 121 milioni di euro (nel 2001) scendendo lievemente fino a 119,2 milioni nel 2004.

L’ondata di finanziamenti è dovuta alla sospensione della leva obbligatoria, con la legge n. 226 del  23 agosto 2004 che anticipa la sospensione al 1° gennaio 2005. Una data che segna appunto l’inizio di quella che è, poi, la seconda fase di applicazione della legge 64 del 2001 che porterà  alla gestione dei soli “volontari” di Scn. Dal 2005, inoltre, si innalza anche il limite di età  dei volontari: sarà  di 28 anni. La seconda fase ha visto anche un incremento netto di volontari. I primi a partire sono state donne, ben 180 donne contro un uomo, impegnati in progetti presentati da 4 enti di Terzo Settore e da un comune. Nel 2002 il numero di progetti attivati sale a 811 con 7.865 volontari. Nel 2003 crescono ancora i progetti: sono 2.023 che hanno visto partecipare 22.743 volontari. Nel 2004, invece, i volontari sono 32.211 volontari per 2.970 progetti. Con l’avvio della seconda fase, nel 2005 il numero di volontari avviati sale a 45.175 per 3.451 progetti che coinvolgono 1.601 enti in attività  espletate in Italia e all’estero. Fino ad arrivare in cima al “dosso” nel 2006 con 45.890 volontari in servizio. Il primo calo si registra nel 2007 con 43.416 volontari, nel 2008 sono 27.011, nel 2009 un piccolo aumento li riporta a 30.377, fino ad essere quasi dimezzati nel 2010 quando raggiungono il numero di 17.823, meno di quelli partiti nel 2003 e quasi la metà  di quelli del 2004, ad un anno dall’inizio della seconda fase del Servizio civile nazionale. (ga)

 

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