Fiat, la Fiom fa causa: «La newco è illegale»

Loading

In discussione naturalmente le peculiari modalità  della costituzione della newco da parte della Fiat. Delle newco, vista la replica avvenuta pochi mesi dopo a Mirafiori, compreso il ricorso a un secondo «referendum» in fabbrica. Ma tutto è iniziato con Pomigliano, e da lì parte la Fiom. In parallelo all’attenzione del giudice viene segnalata la negazione dei diritti sindacali, a partire dalla stessa rappresentanza, per chi non ha firmato l’accordo. Cioè per la sola Fiom, unica ad aver contestato alla radice, supportata peraltro da tutta la confederazione di Corso Italia, le strategie aziendali di Sergio Marchionne e dei suoi manager negli stabilimenti Fiat della penisola. L’occasione per dare conto dell’offensiva legale è quella dell’assemblea nazionale dei delegati Cgil, chiamati all’auditorium di via della Conciliazione in vista dello sciopero generale del 6 maggio prossimo. Qui il segretario generale Maurizio Landini e il responsabile del settore auto Giorgio Airaudo danno la notizia della presentazione del ricorso in tribunale. Al tempo stesso puntualizzano: «Non abbiamo alcuna intenzione di affidare solo alla magistratura il caso Fiat. Il nostro lavoro sindacale continua, prima di tutto con lo sciopero generale che noi abbiamo esteso ad otto ore». Ma anche con la vertenza sulla ex Bertone di Grugliasco, per la quale arriverà  nel pomeriggio la notizia di un incontro last minute fissato per martedì mattina al Lingotto. Un faccia a faccia tra Sergio Marchionne, i segretari generali dei sindacati confederali (più l’aziendale Fismic), e quelli dei metalmeccanici. «Non è ancora finita all’ex Bertone – segnalava già  a mezzogiorno un previdente Airaudo – comunque ad oggi le posizioni della Fiat, della Rsu e le nostre sono chiare». Commenta anche Landini: «Se ci sarà  un incontro, sarà  di per sé un elemento di novità . Per il resto ascolteremo le cose che ci verranno dette, e da parte nostra sosterremo quello che abbiamo detto fino ad oggi. Vedremo poi quello che succederà ». Ma torniamo all’azione legale. Che muove da una premessa: «Fino ad oggi abbiamo fatto di tutto – ricorda Maurizio Landini – perché si potesse aprire la strada ad una trattativa vera con Fiat. Ma tutto è stato inutile. Così, anche alla luce di come si sta delineando la vicenda della ex Bertone, presentiamo il ricorso in tribunale. Sostenendo che la nascita delle newco è finalizzata ad aggirare le leggi italiane, ed europee, in materia di trasferimento di impresa. Leggi che prevedono la continuità  dei contratti in essere». Come ad esempio l’articolo 2112 del Codice Civile. In parallelo la Fiom batte la strada dell’antisindacalità  contenuta negli accordi. In particolare sulla parte che esclude la rappresentanza sindacale in fabbrica delle organizzazioni che non hanno firmato il passaggio alla newco. Appunto la Fiom. «Se come auspichiamo il ricorso dovesse essere accolto – chiude Airaudo – verrebbe reso nullo l’accordo di Pomigliano. Mirafiori viene, evidentemente, di conseguenza». Finale con Landini: «Noi continueremo ad essere ai tavoli e a rivendicare diritti. Ma visto che alla Fiat c’è un tentativo di aggirare il sistema legislativo, ci rivolgiamo ai giudici. Se passa l’idea che si esce da Confindustria e si fanno i contratti individuali, siamo non solo alla destrutturazione del sistema sindacale ma anche al tentativo di cambiare la Costituzione. Un fatto grave, che non riguarda soltanto i lavoratori ma la stessa democrazia».


Related Articles

La Camusso ha già  firmato

Loading

Il segretario non rivela i contenuti dell’«avviso comune» e chiede la fiducia. Fiat sollecita la firma dell’accordo per tagliar via la Fiom e sterilizzare la causa di Torino. L’area «La Cgil che vogliamo» nega il mandato a firmare un testo «segreto»

Alla Opel in crisi scatta la settimana corta

Loading

Tagli del 6% ai salari degli operai. E Mercedes si lancia nel segmento delle piccole auto

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment