Nuove scuole con i fondi Inps e Inail

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ROMA – Un piano straordinario per la costruzione e la ristrutturazione di edifici pubblici e scuole per 200 milioni che verranno dalle «riserve tecniche» di Inps e Inail. Provvedimenti speciali anche per la questione dei 30-35 mila precari della scuola che una direttiva europea porterebbe alla immediata stabilizzazione: una norma eviterebbe l’assunzione a tempo indeterminato e prevederebbe la loro graduale integrazione in tre anni. Nel pieno dei contrasti all’interno della maggioranza e delle polemiche che si agitano intorno al ministro dell’Economia Giulio Tremonti, il decreto sviluppo sul quale si giocano le sorti di una «frustrata» al sistema produttivo del paese e ai redditi, non si ferma. Anche se i contrasti non mancano: la riunione di giovedì prevista tra gli uomini del ministero dello Sviluppo economico e quelli di Via Venti Settembre è saltata. Entrambi i ministeri garantiscono motivazioni tecniche e di «agenda», ma c’è chi non esclude un braccio di ferro sull’inserimento nel decreto del piano di liberalizzazioni approntato da Paolo Romani. I contrasti tuttavia non dovrebbero ostacolare più di tanto il varo del decreto che è confermato per la prossima settimana, tanto più che in quella successiva ci saranno le elezioni amministrative e non si terrà  consiglio dei ministri. Il menù intanto si arricchisce si alcune semplificazioni di carattere fiscale: lo «spesometro», ovvero la norma introdotta dal governo lo scorso anno che obbliga chiunque faccia una spesa oltre i 3.600 euro a mostrare al negoziante il codice fiscale, sarà  reso più morbido. La norma, la cui applicazione nei giorni scorsi è stata rinviata dal 1° maggio al 1° luglio, esenterà  dalla consegna del codice fiscale coloro che acquisteranno con carta di credito o Bancomat in quanto si tratta di strumenti già  «tracciabili». Novità  anche per il celebre sconto del 36 per cento per le ristrutturazioni edilizie. Oggi chi ne beneficia è costretto ad inviate la dichiarazione di inizio lavori al centro della Agenzia delle entrate di Pescara: con la nuova norma la dichiarazione potrà  essere inserita nella denuncia dei redditi. Per il resto arrivano conferme sul piano casa, con norme più stringenti per le Regioni e la possibilità  di mettere in atto ampliamenti della volumetria del 20-30 per cento. Pronta anche la norma salva-mutui, dove è centrale l’intesa con l’associazione bancaria, che dovrebbe consentire la rinegoziazione dei mutui a tasso variabile in vista dell’aumento del costo del denaro. In dirittura d’arrivo anche il rilancio di Patrimonio spa con un particolare occhio al ruolo di valorizzazione degli immobili dei Comuni. Quanto alle semplificazioni la partita è nelle mani dei tecnici del ministro Calderoli: si confida in una sorta di «controllo unico» per imprese e cantieri che potrebbero evitare l’oppressione burocratica cui sono sottoposte le imprese evocata recentemente dallo stesso ministro dell’Economia Tremonti. La norma sulla quale si conta di più è il cosiddetto voucher per le imprese che acquistano ricerca e know how dalle università : il credito d’imposta dovrebbe essere del 90 per cento e incidere sulle spese che oggi il sistema delle aziende investe in ricerca e sviluppo presso centri di ricerca ed atenei e che è valutato in 200 milioni annui.


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