Pacco bomba ai parà  della Folgore grave un ufficiale, firma anarchica

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 LIVORNO – Una busta gialla indirizzata al capo di stato maggiore della Brigata Folgore di Livorno. Il tenente colonnello Alessandro Albamonte, 40 anni, l’ha aperta ieri pomeriggio intorno alle 16 nel suo ufficio della caserma Ruspoli. Ha sfilato un foglio A4 dal pacco imbottito arrivato per posta ordinaria e ha così innescato senza rendersene conto una carica di esplosivo -in polvere o liquido – infilato in mezzo alla carta. Il botto è stato violentissimo, l’ufficiale è stato scagliato a metri di distanza. Ha perso tutte le dita della mano destra e tre della sinistra, gli occhi sono stati feriti, uno probabilmente in modo irrimediabile, lo spostamento d’aria ha provocato all’uomo un trauma toracico. Mentre i soccorritori lo trasportavano in ospedale, i primi a controllare la busta esplosiva scoprivano la rivendicazione, scritta sul foglio bianco e risparmiata dalla deflagrazione. È di una sigla legata al Fai, la Federazione anarchica informale e contiene alcune frasi il cui senso è: “No a tutte le guerre”. La Folgore da lunedì sarà  impegnata in Afghanistan e non è difficile vedere in questa missione il motivo dell’attentato. Il colonnello Albamonte, originario di Taranto, era il capo di stato maggiore da appena un giorno, cioè da quanto il generale Carmine Masiello è partito – con buona parte dei suoi uomini – per guidare il reparto che sostituirà  la brigata Julia al comando della Regione Ovest della missione Isaf. Quanto successo ha colto di sorpresa i militari, di recente non sono arrivate minacce e sulla posta non c’erano controlli particolari. Lo ha confermato il colonnello Pietro Ribezzo, comandante in seconda della Folgore di Livorno. «È previsto un controllo visivo e la consegna ai titolari». Così quella busta è arrivata sulla scrivania del destinatario senza nessuna verifica sul contenuto. Per un gioco del destino, quando l’esplosione ha ferito gravemente il colonnello, sua moglie era al telefono con un suo collega che ha un ufficio vicino a lui e ha sentito il botto. La donna è incinta del secondo figlio di Alessandro Albamonte e proprio per questo il militare, che in passato, anche nel 2009 e sempre in Afghanistan, aveva partecipato a missioni internazionali, questa volta aveva deciso di non partire. Si tratta di un ufficiale molto apprezzato dai suoi soldati, per il coraggio e la disponibilità  al dialogo. L’atmosfera in caserma e in tutta Livorno è piuttosto pesante. L’attentato ha colpito la città , le istituzione ieri pomeriggio si sono recate un po’ tutte alla caserma Ruspoli per esprimere la loro solidarietà . Il sindaco Alessandro Cosimi ha parlato di «strada pericolosa che è stata imboccata». Non è la prima volta che la Folgore livornese viene colpita: il 25 settembre 2006 venne lasciata una borsa esplosiva fuori dalla caserma Vannucci. Due militari rimasero feriti ma non in modo grave come il colonnello Albamonte, che in serata è stato trasferito in elicottero a Firenze per interventi alle mani e agli occhi. Non è in pericolo di vita ma i traumi subiti sono molto importanti. Il capo dello Stato Giorgio Napolitano si è detto vicino alla famiglia dell’ufficiale, mentre il premier Silvio Berlusconi ha espresso «anche a nome del Governo, affetto e vicinanza» al parà , condannando «il vile attentato ed esprirendo solidarietà  agli uomini della Brigata Folgore che in Afghanistan stanno assolvendo come sempre in modo perfetto il loro dovere». Il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha detto di essere particolarmente vicino all’ufficiale e alla sua famiglia e ha parlato di «vile attentato».


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