WikiLeaks, trasferito il soldato Manning dopo le denunce di violenze in carcere

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WASHINGTON – Bradley Manning, il soldato americano sospettato di aver fornito a WikiLeaks documenti segreti, sarà  trasferito dalla prigione militare di Quantico, in Virginia, dove si trova dal luglio 2010, in un carcere del Kansas.

Le condizioni di detenzione del militare di 23 anni hanno suscitato forti critiche nei mesi scorsi . Dal luglio 2010, Manning è detenuto in una cella d’isolamento 23 ore su 24, privato di cuscini, lenzuola ed effetti personali. Può fare esercizi solo un’ora al giorno, e non all’aria aperta, ma in una stanza vuota. Manning è anche sottoposto al regime di “prevenzione da lesioni”, sorvegliato a vista ogni cinque minuti e costretto a dormire su un letto di metallo, nonostante gli psichiatri dell’esercito abbiano giudicato tali misure non necessarie, e costretto a spogliarsi completamente, ogni sera.
L’avvocato del militare ha sporto denuncia, accusando le autorità  militari incaricate del suo caso di aver abusato del loro potere discrezionale nel classificarlo come detenuto a rischio, cosa che permette ai secondini di controllarlo costantemente.

“In questa fase della vicenda, abbiamo ritenuto che il nuovo centro correttivo di Fort Leavenworth in Kansas fosse più adeguato per la detenzione provvisoria del soldato Manning”, ha detto in conferenza stampa il consulente giuridico del pentagono, Jeh  Johnson, precisando che il trasferimento è “imminente”. Johnson ha quindi sottolineato che la decisione sul trasferimento del militare non è stata adottata in conseguenza delle critiche, ribadendo che la detenzione di Manning ha rispettato le leggi. Il colonnello dawn hilton, responsabile del carcere di Leavenworth, ha sottolineato come la prigione di Quantico non sia stata concepita per lunghe detenzioni, mentre quella di Leavenworth, con medici e psicologi a domicilio consente di assistere meglio detenuti come Bradley Manning. Nel carcere del Kansas, Manning potrà  ricevere visite. Il militare rischia la prigione a vita.


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