Centri al collasso, è polemica “Le Regioni non collaborano”
ROMA – Tutto esaurito nei Centri per rifugiati. Piena la tendopoli di Manduria. A rilento lo smistamento tra le Regioni. La macchina dell’accoglienza non gira a pieno regime: gli ultimi maxisbarchi hanno fatto saltare il turnover tra arrivi e trasferimenti. Sul tavolo degli imputati, le Regioni.
«Nonostante gli sforzi sinceri della Protezione civile – spiega una qualificata fonte del Viminale – il Piano per l’accoglienza si è scontrato contro i numeri dell’ultima emergenza. Le Regioni devono fare di più: molte alle promesse non hanno fatto seguire i fatti». Il Piano, partito operativamente il 15 aprile sotto il coordinamento della Protezione civile, garantisce l’assistenza sia ai profughi dalla Libia, sia ai tunisini arrivati fino al 5 aprile e in possesso del permesso temporaneo. Come? Si assegnano i migranti alle Regioni (escluso l’Abruzzo) in proporzione alla popolazione residente. Attualmente nelle Regioni hanno trovato posto 1.548 persone, di cui 700 tunisini. I permessi di soggiorno rilasciati sono stati 10mila: gli altri 13mila tunisini arrivati nel 2011 hanno fatto perdere le loro tracce, favoriti dalle maglie larghe del Viminale. Ora l’emergenza si sposta sui profughi dalla Libia. Il piano del governo «non prevede che i migranti siano ospitati in tende». E Manduria allora? Il campo riaperto il 4 maggio, doveva essere chiuso in 72 ore. Ieri invece la tendopoli ospitava ancora 1.370 rifugiati. Primo segnale che qualcosa non va: «Vorrei vedere tra non molto il campo chiuso – afferma con chiarezza il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli – e questo sarà possibile nel caso in cui si riuscirà a perfezionare la macchina dell’accoglienza e dello smistamento verso altre Regioni». Gabrielli si è anche detto «pronto a fare nomi e cognomi» di chi si opporrà all’accoglienza.
Lo smistamento regionale non tiene infatti il passo degli sbarchi. Dal 3 maggio, 300 rifugiati sono arrivati in Lombardia, 230 in Piemonte, 170 in Puglia, 100 in Toscana, 56 in Friuli. I Cara (Centri per richiedenti asilo) sono ancora tutti pieni. Eppure il piano prevedeva di spostare i migranti dai Cara alle Regioni e riempire i posti liberi nei Cara con i nuovi arrivati. Un turnover non ancora a regime e questo spiega perché i 1.400 profughi imbarcati ieri sulla Flaminia (a Lampedusa ne restano 900) dopo essere stati fotosegnalati sull’isola, non passeranno per i Cara, ma andranno diretti nelle Regioni di destinazione.
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