Dall’acqua al microcredito: la sperimentazione riparte da Terra Futura

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ROMA – È “la cura dei beni comuni” il tema al centro dell’ottava edizione di Terra futura, la mostra convegno internazionale delle buone pratiche di sostenibilità  ambientale, economica e sociale, che si volgerà  dal 20 al 22 maggio a Firenze, presso la Fortezza da Basso. Presentata questa mattina a Roma l’iniziativa è stata descritta come “laboratorio della sperimentazione”: un’occasione per fare il punto di quanto di meglio è già  sul campo e un momento di scambio e confronto tra tutte le esperienze. Organizzata da Fondazione culturale responsabilità  etica onlus per il sistema Banca eitca, Regione Toscana e Adescoop-Agenzia dell’economia sociale, in partnership con Acli, Arci, Caritas, Cisl, Legambiente e Fiera delle utopie concrete, la manifestazione propone tavole rotonde e momenti di discussione, mentre negli spazi espositivi i vari animatori delle giornate presenteranno le loro iniziative, aprendole al confronto con i partecipanti.

“Tanti torrenti e un unico fiume: questa metafora esprime bene il senso di Terra comune – ha detto Sabina Siniscalchi, consigliere di amministrazione di Banca popolare etica – Tutti portano la propria esperienza quotidiana di economia buona, quella rivolta al futuro, e la mettono a disposizione della collettività ”. I beni comuni a cui è dedicata la manifestazione sono i più vari, “dall’acqua alle risorse naturali fino a quelli intangibili come la conoscenza – ha sottolineato Siniscalchi – tutti indispensabili per un esercizio partecipato della cittadinanza e per la salute della democrazia. Si parlerà  anche di temi come l’emergenza legalità  e la primavera araba”. Molte le iniziative di carattere culturale e artistico, con presentazioni di film e libri, incontri con gli autori, laboratori e proposte formative di vario tipo, anche per bambini. Da segnalare il concerto, previsto nel pomeriggio di domenica 22, del gruppo rap tunisino El capitano, colonna sonora della ‘rivoluzione della dignità ’.

Mettere in mostra in senso buono, sottolineano i promotori dell’iniziativa, significa dare spazio ai successi, ma soprattutto aprirli alla discussione. “Perché Terra futura non è una fiera della giustapposizione, ma una piazza dove mettersi a lavorare insieme” ha sottolineato Andrea Olivero, presidente Acli nazionale. Tra le iniziative organizzate dalle Acli ci sono diversi momenti di riflessione su temi che spaziano dai problemi della globalizzazione fino alle difficoltà  tutte italiane nell’organizzare il lavoro di cura. Riguardo invece la gestione dei beni comuni, “pesano le scelte non fatte in passato a causa di un deficit culturale che adesso bisogna colmare con una presa di coscienza collettiva e con la partecipazione diretta dei cittadini”, ha osservato Olivero.

L’Arci parlerà  invece di rifiuti e pratiche di trattamento alternative, geopolitica dell’acqua, bio-civilizzazione, welfare eccetera. Inoltre proporrà  diversi laboratori per bambini e adulti, aperitivi con i prodotti delle terre confiscate alle mafie e spazi per video/music/book crossing. “Alla manifestazione di Firenze portiamo quello che tante reti di persone fanno in modo permanente, lavorandoci tutti i giorni – ha specificato Paolo Beni, presidente dell’Arci nazionale – Le economie occidentali hanno dimostrato di non essere granché interessate ai grandi cambiamenti in atto. Per questo serve un impegno dal basso, dai cittadini. E serve seminare pensiero critico”.

Invece tra le iniziative organizzate dalla Caritas nazionale ci sono seminari su microcredito, famiglia, giovani e volontariato. Inoltre “ci saranno le testimonianze delle tante piccole iniziative che la Caritas ha avviato in tutto il mondo”, ha detto don Andrea La Regina, responsabile macroprogetti Caritas italiana. Il sindacato Cisl presenterà  invece diversi progetti realizzati da diverse categorie di lavoratori, che vanno dal recupero del polo di Porto Torres ai laboratori di edilizia libera dalla mafia, una discussione sul sistema dei subappalti e le problematiche delle azioni antiriciclaggio, fino alle idee per la tassazione finanziaria. Invece Legambiente proporrà  esempi di “chimica verde”, progetti a favore della sostenibilità , riflessioni sui cambiamenti climatici e il fenomeno dei “profughi ambientali”. Molta l’attenzione dedicata ai referendum del 12 e 13 giugno, di cui è stato più volte ricordato il valore partecipativo e l’importanza dei quesiti in campo. L’ingresso è gratuito. Il programma completo è consultabile su http://www.terrafutura.info/. (Gina Pavone)

 

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