by Sergio Segio | 10 Maggio 2011 15:33
ROMA – “Stiamo assistendo a uno stillicidio raggelante. E’ il quarto internato morto in cinque mesi, in un luogo che dovrebbe essere un ospedale ma rimane purtroppo soltanto un carcere dove centinaia di esseri umani vengono stipati e dimenticati”. Così Ignazio Marino, presidente della Commissione d’inchiesta sul Servizio sanitario nazionale, si è espresso sulla morte di un internato presso l’Ospedale psichiatrico giudiziario (Opg) di Aversa. Luoghi di cura che non garantiscono accesso alle cure, gli Opg restano luoghi dimenticati dagli uomini, dalla giustizia e anche dalla sanità pubblica.
“Ad Aversa – ha spiegato Marino – è successo di tutto. Abbiamo trovato un solo medico che poteva garantire appena un’ora di assistenza psichiatrica al mese. Il peggio del peggio: gli internati entrano in un luogo dove dovrebbero essere curati senza però avere accesso alle cure. A questo si sommano il degrado e le condizioni di vita incompatibili con il più elementare rispetto della dignità umana”.
Qualche esempio? “Come chiamare altrimenti – ha continuato il senatore democratico – le bottiglie d’acqua infilate nel tubo del bagno alla turca per rinfrescarle, data l’assenza di frigoriferi? Oppure il fatto che gli operatori, fino ai primi sopralluoghi della Commissione, non avessero uno spogliatoio dove cambiarsi e fossero costretti a farlo in uno spazio improvvisato sotto una scala che non garantiva la loro privacy?”.
© Copyright Redattore Sociale
Source URL: https://www.dirittiglobali.it/2011/05/decesso-allopg-di-aversa-marino-stillicido-raggelante/
Copyright ©2024 Diritti Globali unless otherwise noted.