Un voto pesante

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Pesante, come nota Stefano Folli sul Sole 24 Ore di ieri, è la tentazione dell’astensione: la politica comincia a fare un po’ schifo, c’è un malessere diffuso, tuttavia queste elezioni ci sono e avranno un peso. E potrebbero aprire una via a una sinistra ancora restia a scendere in campo. Il confronto è, come sempre, tra Berlusconi e il centro sinistra. Berlusconi con il suo solito stile è andato a Napoli promettendo il non abbattimento delle case abusive e a Milano, dove è capolista, per confermare (anche alla Lega) il suo potere sul ricco Nord Italia. Perdere Milano sarebbe per lui catastrofico e pericoloso assai sarebbe anche andare al ballottaggio. La mancata vittoria al primo turno darebbe spazio a iniziative della Lega chemal sopporta di essere associata al carro berlusconiano, come ha ampiamente dimostrato una campagna elettorale spesso giocata dentro le divisioni del centrodestra. Il centro sinistra pensa, spera, di vincere a Torino e Bologna ma non può sottovalutare la partita di Napoli e, soprattutto, di Milano. A Napoli il Cavaliere ha promesso la sospensione della demolizione delle costruzioni abusive che nel territorio campano sono decine di migliaia. Quindi spera di avere voti, ma a Napoli sono molti anche quelli che non hanno fatto costruzioni abusive e, anzi, soffrono della loro presenza. Si vedrà  se ancora una volta la corruzione vincerà  sulla legalità . Può accedere, dopo anni di pratiche berlusconiane. A Bologna e Torino dovrebbe farcela la sinistra: una sconfitta sarebbe disastrosa e di portata nazionale. Non dovrebbe accadere. Centrale resta Milano, dove Pisapia (non Pd) sta portando avanti una campagna elettorale seria e probabilmente fruttuosa. Se aMilano – come è probabile – si arrivasse al ballottaggio, per Berlusconi sarebbe una pesante sconfitta e la Lega riaffermerebbe una sua indipendenza. Sarebbe una sconfitta clamorosa del Cavaliere nel suo (supposto) regno. Una sconfitta strategica, che metterebbe in dubbio la più che quindicennale supremazia del Cavaliere nelle cose d’Italia. Domani sera avremo i risultati. E’ possibile che si apra una nuova fase nella storia del nostro paese. Il tramonto del Cavaliere e l’inizio di una nuova politica. Speriamo. Il voto di oggi e domani peserà  seriamente sul nostro che fare e sul nostro avvenire. Con il voto sbagliato di un giorno non pregiudichiamo il nostro futuro.


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Tra i vertici di Cisl e Cgil volano stracci. A rischio la manifestazione prevista insieme . Bonanni attacca Camusso e cerca disperatamente contatti con il premier: «Disponibili anche a rivedere l’articolo 18. Susanna ci porta alla rovina»

Con Ambrosoli per battere la demagogia

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L’intesa Lega-Pdl, o meglio Maroni-Berlusconi sotto il ricatto di Formigoni e Cl, deve spingere la coalizione Ambrosoli a un immediato scatto in avanti per erodere il terreno che in questi anni ha costituito la coltura degli Ogm leghisti: intere fasce dei ceti popolari che sono stati abbindolati dalle promesse anti globalizzazione dell’asse Tremonti-Lega. Il centrosinistra può e deve vincere se non avrà  paura di avanzare proposte forti in grado di rispondere alle paure dei lombardi che oggi si chiamano povertà  e disoccupazione.

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