ANSA/ DIRITTI GLOBALI 2011:CRISI FAMIGLIA SPA,ROTTA PACE SOCIALE

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Risultato: la ”famiglia s.p.a. e’ a
pezzi”, con redditi inferiori, niente risparmi e nuovi debiti;
la coesione sociale e’ a richio e la ”psicopolitica” cavalca
ondate emotive generate dall’ansia e dalla precarieta’. E’
questa la diagnosi del Rapporto Diritti Globali 2011, curato da
Sergio Segio e presentato nella sede della Cgil.
ITALIA MAGLIA NERA IN UE PER INVESTIMENTI IN WELFARE. Diritti
Globali cita data Bankitalia: nell’Unione Europea a 27 per la
casa si investe in media il 2,3% della spesa sociale, il nostro
paese investe lo 0,1%; su famiglia e maternita’, la Ue e’
all’8%, qui si investe il 4,7%; sostegno alla disoccupazione,
nella Ue il 5,1% della spesa sociale, da noi l’1,8%. Una
situazione, questa, che, sommata alla ”destrutturazione del
mercato del lavoro” e alla scarsa capitalizzazione delle
imprese, fa dire al segretario Cgil, Susanna Camusso, nella
prefazione: ”In Italia l’ascensore sociale e’ guasto e il
sistema economico-produttivo in ritardo”.
ROTTA LA PACE SOCIALE. Non a caso il rapporto legge nel paese
la rottura della coesione sociale: ”Il welfare non solo e’
sottoposto a tagli, ma anche a un crisi di consenso”, una quota
importante di italiani non vuole che sia universalistico e che
ne possano fruire soggetti ”non meritevoli”. Non e’ un caso se
il dibattito degli ultimi anni ha introdotto la variabile della
”psicopolitica” che cavalca lo stress indotto da precarieta’,
ansia per il futuro, perdita identitaria e sociale, ”che agisce
attraverso la mobilitazione emotiva”. I diritti sindacali dei
lavoratori – dice ancora Camusso – sono stati messi in
discussione ”introducendo il criterio eversivo che solo chi e’
d’accordo con le aziende puo’ nominare i propri rappresentanti”
e il governo ”rinuncia al suo ruolo super partes e si schiera
con questa o quella azienda dalla parte delle discriminazioni”.
MUTUI A RISCHIO, PIANI CASA BLUFF. L’Italia e’ un Paese di
proprietari della prima casa: lo sono l’81,5% delle famiglie,
solo il 17,1% e’ in affitto. Eppure, specie con la crisi, la
questione abitativa e’ diventata primaria: all’inizio del 2010
sono stati sospesi 10.281 mutui per l’acquisto, a settembre
dello stesso anno erano diventati 30.868. In meno di 20 anni
(dal 1991 ad oggi) gli affitti sono piu’ che raddoppiati
(+105%). Il fondo di sostegno all’affitto e’ un decimo che che
nel 1998 (da 335 a 33 milioni). Lo studio ritiene dunque
”inadeguate” le risposte e definisce un ”bluff” i piani
casa.
CON BERLUSCONI PEGGIORI RISULTATI DEBITO/PIL. Un particolare
curioso esce dall’analisi quantitativa del decennio: ”in otto
anni di governi presieduti da Silvio Berlusconi, il Pil ha
conosciuto due risultati negativi, nel 2008 e nel 2009; due a
crescita zero, nel 2003 e nel 2005; tre con incrementi tra lo
0,3% come valore minimo e l’1,2% come valore massimo, mentre il
miglior risultato si e registrato con l’1,8% nel 2001, ”un anno
in condivisione con il governo di centrosinistra”. Anche sul
piano del rapporto tra debito e Pil, ”i risultati negativi piu’
eclatanti” sono stati ottenuti coi governi Berlusconi: il
124,6%, record assoluto, nel 1994 e il 119%, seconda prestazione
in materia, nel 2010. (ANSA).


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Il nono Rapporto sui diritti globali. Scarica l’articolo di Marco Togna su Rassegna Sindacale n. 23 del 22 giugno 2011

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