Benigni infiamma la piazza di Santoro

by Editore | 18 Giugno 2011 6:40

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Serata da spiriti bollenti nel parco bolognese di villa Angeletti. Benvenuti nel mondo di Santoro, che si presenta in tuta blu e lancia un monito al premier: «Non farai di me un disoccupato» . Sono arrivati in 25 mila in questo parco schiacciato dietro alla stazione. Stretti attorno alle tre torri in tubi metallici volute come palco in onore dei 110 anni delle tute blu («Signori, tutti in piedi: entra il lavoro!: 16 giugno 1901, Livorno» ). E il lavoro entra, eccome, in questa serata show. È il filo conduttore, in tutte le sue forme. Il primo è quello di Iris Berardi, una delle inquiline dell’Olgettina: «Non sono una mantenuta da papi Berlusconi— cinguetta in video— ma se vai a casa del presidente qualcosa devi pur chiedere: una volta ad una festa mi sono anche vestita da uomo, con la maschera di Obama, così per gioco…» . Altro video: ecco il Brunetta furioso, che «non vede e non sente» la precaria Maurizia «quella dell’Italia peggiore» . Peccato che la precaria Maurizia adesso sia qui, e gliele canti al ministro: «Ho due lauree, due master e 15 anni di precariato: caro Brunetta, io rappresento il fallimento della sua politica, ora lei se la vedrà  con la piazza…» . Poi c’è Barbara, la docente palermitana la cui voce giunge «dalle rovine della scuola» . Enrico, il ricercatore «fuggito dall’Italia per trovare un lavoro» . E il popolo degli Indignati. Il leader dei pastori sardi. Gli immigrati della gru di Brescia. Inizio serata senza Santoro. Fanno tutto la Dandini e Vauro. «Siete un covo di comunisti, siete l’Italia peggiore» grida la prima al pubblico. Quindi, rivolta al Santoro invisibile: «Michele, sono in missione speciale: ti devo riportare in Rai, ho 5 euro che mi ha dato Garimberti» . Voce lontana del guru: «Ne bastano anche 4, dai…» . Le va dietro Vauro, in abito dantesco: «La mia Divina commedia? Occhio per occhio, Dante per Dante» . È il secondo esperimento bolognese del laboratorio santoriano. A marzo di un anno fa, sotto le insegne di «Raiperunanotte» , fece il pieno al PalaDozza con 10 mila persone e un boom di accessi web. Ora ci riprova. La formula è simile: web più tv. Tanti giovani. Un fiammeggiare di magliette rosse della Fiom. Doveva essere la serata delle tute blu, poi l’accoppiata amministrative più referendum l’ha trasformata. «Un nuovo vento» si esalta la Dandini. Sul palco il pm palermitano Antonino Ingroia, venuto «a difendere il rispetto dei giudici» , a tuonare contro coloro «che puntano a isolare i magistrati da vivi per poi piangerli da morti» . Marco Travaglio ironizza contro «questa Repubblica del “così fan tutti”, dove anche chi viene beccato con le mani nel sacco non ha alcuna difficoltà  a difendersi, basta che dica: embè?» . Poi Crozza che fa Marchionne, Paiella che scimmiotta Minzolini e Belpietro. I Subsonica cantano «Liberi tutti» . E il parco balla. 

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