Cade distinzione tra figli legittimi e naturali, ok della Camera

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 Roma – Non piu’ figli legittimi e figli naturali, ma solo figli. L’aula della Camera ha approvato all’unanimita’ l’articolo 1 di una proposta di legge ‘bipartisan’ che cancella la distinzione, presente nel nostro diritto di famiglia, tra figli nati dentro e fuori dal matrimonio. I figli, compresi quelli adottati, avranno tutti gli stessi diritti e pari dignita’. Il testo, in tutto 4 articoli, e’ frutto dell’unificazione di sei proposte di legge: una Pd a prima firma Bindi, una Udc a prima firma Binetti, una Pdl di Mussolini, una Idv a firma Palomba, una delle Autonomie e una del governo. Il titolo e’ “Modifiche al Codice civile in materia di riconoscimento e di successione ereditaria dei figli naturali”. La proposta di legge, su cui c’e’ un’intesa tra i gruppi, sara’ votata entro la mattinata per poi passare al Senato. All’articolo 1 si stabilisce che “tutti i figli hanno lo stesso stato giuridico” e si stabiliscono, tra l’altro, anche i ‘Diritti e i doveri dei figli’ nei confronti dei genitori. E’ stato aggiunto anche un emendamento del Pd, sostenuto dalla relatrice, Alessandra Mussolini, che prevede che, in caso di paternita’ riconosciuta successivamente, il figlio naturale puo’ assumere il cognome del padre aggiungendolo a quella della madre. Rispetto all’attuale disciplina del Codice civile, questa modifica stabilisce che il cognome della madre non potra’ mai essere cancellato, sostituendolo con quello del padre (l’attuale articolo 262 del Codice prevede infatti che si puo’, oltre ad aggiungere anche sostituire il cognome del padre eliminando quello materno). (DIRE)

 

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