Gli straricchi sono 11 milioni

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L’andamento regionale vede in forte accelerazione le economie emergenti rispetto ai Paesi avanzati, che escono dalla crisi con un passo assai più lento. L’area Asia-Pacifico supera l’Europa per la prima volta sia in termini di popolazione «ricca» che di ricchezza complessiva. Dopo avere già  oltrepassato nel 2009 il Vecchio Continente per il patrimonio, lo scorso anno ha registrato un aumento dei «paperoni» del 9,7% a 3,3 milioni contro i 3,1 milioni dell’Europa (come nel 2007), in incremento solo del 6,3% sul 2009. L’Asia ormai tallona il Nord America che per ora resta l’area con la maggior numero di «fortunati»: 3,4 milioni. La ricchezza dell’area Asia-Pacifico nel 2010 è aumentata del 12,1% a 10.800 miliardi di dollari, mentre l’Europa segna un aumento del 7,2% a 10.200 miliardi e il Nord America resta al top con 11.600 miliardi (+9,1%). Le due sponde dell’Atlantico restano però sotto di livelli pre-crisi, che vedevano nel 2007 i patrimoni dei «paperoni» a 10.700 miliardi in Europa e a 11.700 miliardi in Nord America. Anche l’America Latina (7.300 miliardi di ricchezza suddivisa tra soli 500 mila Hnwi e Africa (1.100 miliardi) migliorano rispetto al 2007. In Italia, invece, nel 2010 ci sarebbe stata una diminuzione dei «ricchi» per la modesta crescita del Pil e il negativo trend della borsa.


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Il report dell’Unione Europea. Il 12% degli assunti sono «working poors»

Alcol tra i giovani: meno morti, ma consumo resta alto

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 Roma – Diminuisce la mortalita’ legata alla patologie connesse all’uso di alcol, ma tra i giovani il consumo resta ancora alto. È uno dei passaggi dell’analisi del ministero della Salute, che ha pubblicato sul proprio portale (www.salute.gov.it) l’ottava Relazione al Parlamento sugli interventi realizzati da ministero e Regioni in attuazione della legge-quadro 125/2001 in materia di alcol e problemi correlati al consumo di alcol.

Per la prima volta morti sotto quota mille: sono 980. Rapporto Inail 2010

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Dato storico dal dopoguerra. La flessione è stata del 6,9% rispetto all’anno precedente. In diminuzione anche gli incidenti (-1,9%): sono 775 mila. Sartori: “Temevo la ripresa del fenomeno infortunistico che invece non c’è stata”

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