La Palestina che non t’aspetti
Ma nel Fantastico Mondo di Pisapie, tutto è possibile e dunque, ecco cosa accadrà .
Nella sua ultima omelia, in diretta televisiva, il cardinale Tettamanzi si chiede e ci chiede: è giusto ospitare la vetrina promozionale di uno Stato che viola sistematicamente il diritto internazionale?
Colpito da questa riflessione, Pierfrancesco Maran, il nuovo assessore all’arredo urbano promuove, nell’isola pedonale tra piazza San Babila e il Castello Sforzesco, una mostra fotografica che documenta l’occupazione israeliana, i check point, il muro, l’operazione Piombo Fuso, con foto che mostrano le conseguenze dell’uso di armi non convenzionali, con le corrispondenze che in quei giorni Vittorio Arrigoni inviava al Manifesto.
Colpito da quelle immagini mentre faceva quattro passi in centro, il Sovrintendente e Direttore Artistico del Teatro alla Scala, Stéphane Lissner, invita Daniel Barenboim a dirigere un concerto a supporto della dichiarazione di indipendenza dello Stato di Palestina. Al concerto partecipa anche il Presidente della Repubblica Napolitano, che all’uscita dichiara: auspico che anche il presidente degli Stati Uniti, si decida ad appoggiare la nascita dello Stato palestinese. Obama, da sempre ammiratore del nostro vecchietto, convoca un summit a Palazzo Marino a Milano, la sede della giunta Pisapie, dove partecipano tutti i potenti della terra che subito si incartano sulle cose più importanti: accesso all’acqua che si trova proprio in Cisgiordania e non in Israele, confini, rifugiati. Passa di lì Lucia Castellano, neo assessore e direttore del Carcere di Bollate e li convince a non rinchiudersi tra quelle mura ma di trasferirsi al parco Sempione dove effettivamente, anche grazie a qualche venditore ambulante di sostanze psicotrope, il gruppo raggiunge un armonioso accordo.
A Gerusalemme, il 7 dicembre 2011, giorno di Sant’Ambrogio, in collegamento con la Scala dove Barenboim dirige l’inno nazionale palestinese, tra le lacrime di tutto il mondo arabo, viene proclamata la nascita del libero Stato di Palestina nei confini antecedenti al 4 giugno 1967 con Gerusalemme capitale. Nasce la Comunità Economica Medio Orientale che comprende Turchia (non accettata dall’Europa), Israele, Palestina, Siria, Libano, Giordania, Iraq, Iran, Afganistan, Pakistan che si afferma come la nuova potenza tra le economie emergenti.
Il portavoce della Comunità Ebraica Milanese dichiara: abbiamo sempre sostenuto la causa del popolo palestinese.
Il presidente honoris causa della CMO (Comunità Medio Orientale) Pisapie, dichiara: il vento è cambiato DAVVERO!
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