Milano, la giunta rosa di Pisapia: sei donne

by Editore | 11 Giugno 2011 8:27

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MILANO – Per raccontare la sua giunta, Giuliano Pisapia è partito dalla promessa fatta in campagna elettorale: assicurare a Milano una squadra di governo per metà  in rosa. A cominciare dal vicesindaco: Maria Grazia Guida, direttrice della Casa della Carità  di don Virginio Colmegna. Perché dopo dieci giorni dall’insediamento, il sindaco ha presentato una squadra composta da sei uomini e sei donne «scelti in base alle competenze», ma anche da «giovani», e con un «equilibrio tra partiti e figure civiche». Un gruppo di assessori che ha definito come «figlio della grande partecipazione che Milano ha vissuto in questi mesi» e che si augura sia «un forte segnale per le attese della città ».
Non sono mancate le trattative e le frizioni con i partiti. Ma il sindaco rivendica le scelte: «Ho ascoltato tutti ma poi ho preso in piena autonomia le decisioni e ne sarò responsabile». E sui rapporti con la coalizione: «Non ho mai battuto i pugni sul tavolo perché non è mia abitudine e perché non ce n’è stato bisogno». Ad occuparsi di Bilancio sarà  un outsider rispetto alla coalizione di centrosinistra: il centrista Bruno Tabacci. Un ruolo non facile in tempi di casse vuote (per il 2012 si dovrà  dare la caccia a 500 milioni). Anche per questo Tabacci rivendica come strategica la presenza nella commissione Bilancio della Camera: «Mi pare che il sindaco la consideri un’opportunità ». Escludendo la possibilità  di lasciare l’incarico nonostante Pisapia avesse detto “no” ai doppi incarichi. Il leader dell’Api replica: «Mi stupisco che queste questioni non sia state poste in passato visto che, per 15 anni, Milano ha avuto un vicesindaco parlamentare». Tra le new entry, con deleghe alla Casa e ai lavori pubblici Lucia Castellano, la direttrice del carcere modello di Bollate. Una manager della Sanpellegrino, Chiara Bisconti, si occuperà  di “benessere e qualità  della vita”; l’avvocato Ada Lucia De Cesaris di urbanistica. Stefano Boeri, l’architetto che ha sfidato Pisapia alle primarie, recordman di preferenze, diventa assessore alla Cultura con delega a Expo. Ad affiancare la giunta ci saranno figure di garanzia come l’ex presidente della Consulta Valerio Onida (garante civico per la trasparenza con l’avvocato Umberto Ambrosoli) e come l’ex presidente della Regione Lombardia Piero Bassetti che guiderà  la Consulta per l’internazionalizzazione di Milano. Durante la presentazione, il pubblico ha accolto con un brusio di disapprovazione la domanda del giornalista del Tg1 Enrico Castelli sulla scarcerazione di Cesare Battisti. Pisapia ha glissato: «Mi sembra che abbia risposto il pubblico. Mi sono occupato di giustizia per tutta la vita, oggi ci occupiamo di Milano». Il portavoce del sindaco si è scusato con Castelli: «Sono dispiaciuto che sia stato disturbato».

 

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