Profughi, a Bologna nasce la rete per l’accoglienza. “Fuori la malavita”

Loading

BOLOGNA – La priorità  è impedire che la malavita “agganci” i profughi che si trovano al di fuori delle strutture di accoglienza. È questa la direzione verso cui si muoverà  la rete riunita dal neoassessore al Welfare Amelia Frascaroli per affrontare la situazione dei profughi tunisini a Bologna. La prima riunione si è tenuta ieri sera e ha visto la partecipazione di soggetti molto diversi fra loro, dagli operatori del Comune ai gestori delle strutture di accoglienza, dai sindacati a Piazza Grande, dal Tpo alle associazioni delle società  civile. “Le pressioni da parte della malavita ci sono già  – spiega l’assessore -, ad esempio nello spaccio, e riguardano soprattutto i più giovani, compresi i minori non accompagnati”. Per contrastare il fenomeno il primo passo sarà  capire quanti sono, dove sono e come vivono i profughi che non rientrano nel piano di accoglienza. “Si è già  formato un gruppo che da domani comincerà  a lavorare a una mappatura della situazione in città ”, continua la Frascaroli.

Secondo l’assessore il Comune potrà  intervenire suggerendo ambiti in cui impiegare i profughi, “in modo che in cambio di un’attività  percepiscano una piccola indennità ”. Le ipotesi sul campo vanno dai lavori di pulizia a quelli nei parchi, ma nel merito si attende il piano regionale che lunedì sarà  presentato dall’assesore alle Politiche sociali Teresa Marzocchi. Nel frattempo Palazzo d’Accursio dovrebbe cominciare a lavorare sul tema dei diritti. “L’ipotesi è di chiedere alla prefettura di rinnovare i permessi di soggiorno per protezione, che attualmente scadrebbero a ottobre – spiega la Frascaroli -, mentre con l’Anci potremmo chiedere al governo e all’Europ l’apertura di un corridoio umanitario dalla Libia e un maggiore impegno da parte della Ue”. Le proposte, conclude l’assessore, dovrebbero essere inserite in un ordine del giorno “da approvare il 20 giugno, Giornata mondiale del rifugiato”. La rete per l’accoglienza, nel frattempo, continuerà  a riunirsi a cadenza quindicinale. (ps)

 

© Copyright Redattore Sociale


Related Articles

Rapporto sulla condizione delle donne: l’Italia osservata speciale

Loading

Hate speech, violenze di genere, femminicidi, leggi punitive per le donne: preoccupante il report della Fondazione Pangea. Dai medici obiettori alla pillola del giorno dopo. Anche la salute è a rischio

Migranti. La Ocean Viking ancora bloccata: «Non possiamo resistere ancora a lungo»

Loading

Dodicesimo giorno. Parigi tratta lo sbarco con Malta. Castaner: «Pronti a prenderne quaranta»

Sbarchi, ”nel 2013 oltre 200 immigrati morti”

Loading

L’appello alle istituzioni europee e italiane di Migrantes e Centro Astalli dopo l’ultimo sbarco sulle coste siciliane che ha fatto contare 13 vittime. ”Quest’anno un migrante al giorno ha perso la vita”. La Manna: ”L’Europa dei popoli, se c’è, faccia sentire la sua voce”

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment