Union mobilitate contro la riforma delle pensioni
Sindacati e governo erano ancora seduti al tavolo delle trattative per scongiurare lo sciopero quando venerdì scorso è arrivato a sorpresa un discorso in parlamento di Danny Alexander, sottosegretario democratico al tesoro, a far saltare tutto in aria. Senza dare preavviso ai sindacati, Alexander ha presentato un piano che prevede l’aumento dell’età pensionabile a 66 anni per uomini e donne, un aggiustamento che verrebbe concluso nel 2020. E una volta raggiunta l’età pensionabile i lavoratori ritroverebbero con un vitalizio più povero, calcolato non sull’ultimo salario, ma sulla media delle retribuzioni percepite durante l’impiego. E per aggiungere al danno la beffa, i dipendenti pubblici dovrebbero pure versare il 3,2% in più di contributi previdenziali.
A questo punto sembra improbabile che il governo possa fermare lo sciopero del 30. Ai lavoratori pubblici si prevede che si uniranno migliaia di studenti medi e universitari che hanno partecipato al grande movimento di protesta dello scorso inverno. Il gruppo anti-austerità «UK Uncut», sta organizzando un’azione diretta in centro città contro grandi compagnie che evadono le tasse sfruttando i paradisi fiscali, mentre la stampa di destra ha cominciato a paventare il rischio di un ritorno al caos sindacale di fine anni ’70.
A preoccupare il governo è che il 30 giugno possa fare da miccia ad un’ondata di scioperi. Il sindacato dei lavoratori della metropolitana di Londra Rmt (Rail and Maritime Union) ne ha già indetto uno per il 29 di giugno, durante il torneo di Wimbledon. E nel frattempo anche i sindacati più moderati come Unite, Gmb, e Unison che rappresentano la maggior parte dei quasi 6 milioni di lavoratori del pubblico, sarebbero intenzionati a far votare i propri membri sullo sciopero. L’ondata di agitazione sindacale, potrebbe dare una scossa al sonnolento movimento dei lavoratori britannico che fa ancora fatica ad abituarsi all’idea che ci sono i Tory al governo.
Di fronte all’attacco alle pensioni dei lavoratori pubblici il Labour sta alla finestra. Del resto è stato proprio il laburista Hutton a stilare il libro bianco sulle pensioni in base al quale il governo Cameron sta elaborando la proposta di riforma.
Related Articles
Yonatan, 18 anni, obiettore israeliano: «Mi sono rifiutato di andare sotto le armi»
Parla un refusenik: «Essere obiettore di coscienza è una delle scelte più dure in Israele. La società è fondata sulla guerra, non è presa in considerazione la possibilità di non farne parte»
Ttip, il trattato trita-tutto
Stop Ttip. Renzi, insieme al fedelissimo ministro all’agricoltura Maurizio Martina, nonostante i danni che l’Italia ne ricaverebbe, sembrano essere ormai gli «ultimi giapponesi» rimasti dentro la trincea degli interessi corporativi
Iran, accordo vicino. L’ira di Netanyahu
Domani la scadenza per il nucleare. Il segretario di Stato Usa Kerry e i delegati europei restano a Losanna per trattare Il premier israeliano: “Questa intesa è pericolosa per l’umanità. Va oltre tutti i nostri timori. Deve essere fermata”