Con la crisi tutti più poveri La classifica dei redditi

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Il risultato? Come si può notare dal grafico (a destra), la ricchezza della zona euro a partire dall’estate della grande crisi fino al 2010, è diminuita del 3,1%. Non per la Germania, che ha registrato una progressione del Pil pro capite dello 0,3%. Una perfomance modesta? Non proprio se si dà  un’occhiata a tutti i segni meno del resto dei Paesi. La Francia ha subito una perdita di tre punti percentuali e ancora peggio è andata alla Spagna (-5,6%). Senza sorprese, la Grecia ha subito una perdita del 6,4%, ma è l’Irlanda a registrare il più importante decremento del Pil pro capite: -14%. Male anche il Portogallo (-1,5%). Viene definita «inquietante» dal quotidiano francese, la situazione dell’Italia, «terza potenza della zona euro, di cui rappresenta il 17,3%della ricchezza totale» . Secondo l’analisi dell’Ocse, la Penisola ha registrato dal 2007 al 2010, una diminuzione del 7%del Pil per abitante.


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