I mercati scommettono sul salvataggio di Atene

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MILANO – L’ottimismo per il vertice che oggi potrebbe dare il via libera al salvataggio della Grecia spinge gli acquisti su tutti i mercati finanziari. Con Piazza Affari che tira la volta al Vecchio Continente. A fine giornata il Ftse Mib segna +3,04%, lasciandosi alle spalle l’ultimo lunedì nero e provando a recuperare terreno dopo 10 giorni vissuti pericolosamente. Da inizio anno il rosso è calato a –6,89%. In territorio positivo anche il Cac40 di Parigi (+1,49%), il Dax di Francoforte (+0,4%), mentre il Ftse100 di Londra sale dello 0,97%.
A innescare la ventata d’ottimismo contribuisce anche la possibilità  che Repubblicani e Democratici raggiungano un accordo per l’innalzamento del tetto al debito americano: il presidente Barack Obama ha accolto con entusiasmo l’iniziativa di un gruppo bipartisan di sei senatori che hanno proposto una riduzione del deficit di 3.700 miliardi di dollari facendo ricorso a tagli della spesa pubblica, modifiche al regime di benefici sanitari e di previdenza sociale, oltre che l’eliminazione di alcune scappatoie legali nel regime fiscale attualmente in vigore. E un accordo americano, a cascata si riflette sull’Europa con l’immediato calo del rischio Paese. Almeno per l’Italia. Ieri, infatti, il differenziale di rendimento tra i btp italiani e i bund tedeschi è sceso di 17 punti base a 288. Come a dire che gli investitori per acquistare altro debito italiano chiedono sempre un rendimento alto, ma si stanno convincendo che il Paese non è sull’orlo del fallimento.
A spingere le Borse, anche il terzo trimestre record annunciato nella notte tra mercoledì e giovedì da Apple: l’utile netto è più che raddoppiato a 7,31 miliardi di dollari (3,25 un anno fa) a fronte di ricavi per 28,57 miliardi (15,70). La creatura di Steve Jobs, spinta da iPhone e iPad, sta anche cercando di rafforzarsi in Cina grazie a un accordo appena siglato con China Mobile. All’apertura di Wall Street il titolo è schizzato oltre la soglia dei 400 dollari prima di ripiegare complice anche la debole seduta di ieri: gli investitori aspettano di sapere se gli Stati Uniti andranno in default. Esordio con il botto, invece, per la matricola Zillow che nel primo giorno di scambi fatto segnare anche un +101%. Il sito di real estate che valuta le case in tempo reale. Una società  che però non ha ancora chiuso un bilancio in nero.
A Milano acquisti soprattutto sui bancari con Bpm (+6,95%), Intesa Sanpaolo (+6,61%), Mps (+6,40%) e Unicredit (+5,9%). In luce i titoli della galassia Ligresti: i diritti di opzione non esercitati per l’aumento di capitale di Fonsai e Milano Assicurazioni sono stati venduti nella prima seduta. Fonsai ha guadagnato il 9,27%, le Milano il 4,19%, Premafin il 2,59%.
Torna sotto i riflettori anche Fiat (+5,23%) spinta da Goldman Sachs che ha inserito il titolo del Lingotto nella sua “Pan Europe Convinction List”. Secondo la banca d’affari Fiat «offre una combinazione unica di creazione di valore sia strutturale che operativo» e la fusione con Chrysler è «il prossimo passo logico». Per gli analisti, poi, lo scorporo di alcune unità , per esempio Ferrari-Maserati dalle altre attività  di componentistica, inclusa Magneti Marelli, libererà  poi altro valore. Senza dimenticare – in termini di sinergie – le dichiarazioni di Sergio Marchionne, sulla struttura manageriale unica che guiderà  il Lingotto.


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