Il crollo dell’auto, -8,1% in giugno E la Fiat scende dal 8,1 al 7,2%

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 Il mercato dell’auto in Europa riflette tutte le incertezze e le paure dei consumatori e la crisi della situazione economica. Secondo i dati dell’Acea (l’associazione dei costruttori operanti in Europa), in giugno c’è stato un calo delle vendite dell’8,1%, il peggiore degli ultimi otto mesi che fa segnare un primo semestre in rosso, -1,8%. In questo quadro, il gruppo Fiat tiene ma al ribasso: in giugno, la sua quota è ferma al 7,3% come in maggio (mese però di forte crescita del mercato), nei primi sei mesi dell’anno è del 7,2% rispetto all’8,1% del 2010.

In calo a giugno le vendite di auto in tutti i principali mercati europei: -0,3% in Germania a 288.382 unità ; -12,6% in Francia a 210.172 unità ; -6,2% nel Regno Unito a 183.125 unità ; -1,7% in Italia a 168.832 unità ; -31,4% in Spagna a 83.385 unità . In generale, il calo più accentuato lo segnano Grecia (-34,1% a 9.740 unità ) e Portogallo (-34,1% a 17.152 unità ), mentre il progresso maggiore si rileva in Lituania (+102,7%). Nel semestre, al progresso di Germania (+10,5% a 1.622.579 unità ) e Francia (+1% a 1.225.084 unità ) si contrappone il calo di Italia (-13,1% a 1.012.849 unità ), Regno Unito (-7,1% a 1.029.638 unità ) e Spagna (-26,8% a 442.217 unità ).
«Il mercato europeo non tiene» e la situazione si inserisce in «un quadro non incoraggiante che difficilmente potrà  migliorare nei prossimi due mesi estivi», ha commentato il presidente dell’Anfia Eugenio Razelli. «Partito in sordina a gennaio, dopo un primo, timido recupero a febbraio, il mercato – precisa Razelli – ha ricominciato a calare nei mesi successivi, e ora anche il segnale positivo di maggio ha ceduto il passo ad una nuova caduta, con una contrazione dei volumi riportata da tutti e 5 i maggiori mercati». Per l’Italia, conclude, « l’inflazione in ascesa, l’indebolimento del clima di fiducia dei consumatori e le preoccupazioni per l’impatto della riforma della fiscalità  e della manovra finanziaria per il pareggio di bilancio nel 2014, non aiutano di certo la ripresa delle vendite».
«Giugno è stato chiaramente negativo in tutta Europa» e la prima metà  di luglio in Italia, «soprattutto in termini di nuovi contratti acquisiti, è ancora peggiore», ha detto il direttore generale dell’Unrae Gianni Filipponi commentando i dati sulle vendite di auto in Europa a giugno diffusi dall’Acea. Riguardo all’Italia il direttore dell’Associazione delle Case estere presenti in Italia precisa che a giugno «la flessione rispetto allo scorso anno appare contenuta solo perché il confronto è con un mese che, a sua volta, si posizionò ai livelli più bassi degli ultimi 14 anni». Infatti, «la prima metà  di luglio, soprattutto in termini di nuovi contratti acquisiti, è ancora peggiore. È chiaro – conclude Filipponi – che il nostro Paese non potrà  avere una ripresa economica, con un mercato dell’auto su questi livelli». Vede nero anche ier il Centro Studi Promotor: il mercato italiano è entrato in una situazione di stagnazione su bassi livelli da cui non sembra destinato a uscire a breve; la forte ripresa del mercato tedesco in atto dal dicembre scorso si è interrotta; i cinque maggiori mercati (Germania, Italia, Francia, Regno Unito e Spagna) complessivamente considerati, si confermano in calo (-8,3%); l’insieme dei mercati minori, che fino a maggio appariva in ripresa, accusa in giugno una flessione (-7,5%).


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