Italia, processo Saras: tre condanne e due assoluzioni

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Tre condannati e due assolti. Esclusa la responsabilità  amministrativa della Saras. Questa la condanna pronunciata dal Gup del Tribunale di Cagliari, Giorgio Altieri, per la morte di tre operai nella raffineria di Sarroch (Cagliari) avvenuta il 26 maggio 2009 durante un intervento di manutenzione. Il giudice ha accolto solo parzialmente le richieste dei pubblici ministeri Emanuele Secci e Maria Chiara Manganiello. A due anni è stato condannando Guido Grosso, 43 anni, di Cagliari, direttore dello stabilimento, indagato successivamente anche per l’infortunio mortale costato la vita a un operaio di una ditta d’appalto siciliana, l’11 febbraio scorso. Stessa pena per Francesco Ledda, 45 anni, rappresentante legale della CoMeSa di Sarroch, la ditta per la quale lavoravano le tre vittime, e per Dario Scaffardi, 53 anni, di Milano, direttore generale della Saras. Assolti- invece, Antonello Atzori, di 52, di Quartu, responsabile dell’area in cui morirono gli operai, e Antioco Mario Gregu, di 52, sempre di Quartu, direttore delle operazioni industriali. Erano tutti accusati di omicidio colposo. La Saras, chiamata in causa attraverso il suo legale rappresentante Gian Marco Moratti, ne esce invece pulita, perché non dovrà  pagare la sanzione di 800 mila euro chiesta dai Pm applicando la recente norma sulla responsabilità  amministrativa. La Saras in precedenza aveva pagato un risarcimento di cinque milioni di euro alle famiglie che non si sono costituite parte civile. Si sono costituiti, invece, i sindacati Fiom e Cgil.

A morire quel giorno furono Bruno Muntoni, 58 anni, Daniele Melis e Pierluigi Solinas, entrambi di 30, rimasti intossicati dalle esalazioni mentre effettuavano lavori di manutenzione e bonifica di un serbatoio durante una delle fermate programmate dell’impianto. Per tutta la mattina, mentre il giudice era in camera di consiglio, fuori dal Tribunale gli operai della Fiom hanno dato vita ad un presidio con striscioni e bandiere.


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