“Né più, né meno: la scuola Pisacane”, il docufilm che spazza via gli stereotipi

by Sergio Segio | 26 Luglio 2011 13:37

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ROMA – Sono romani i vincitori per la sezione “Approdo e speranze” del “LampedusaInFestival 2011 – L’incontro con l’altro, festival delle migrazioni e del recupero della storia orale”, che si è concluso sabato scorso. Con il docufilm “Né più, né meno: la scuola Pisacane”, Lucio Arisci e Federico Betta conquistano il pubblico e la critica: Roma, la sua multietnica periferia e la scuola come laboratorio di eccellenza della città  che verrà  rimandano ad un racconto che va oltre il sensazionalismo televisivo e guarda solo alla realtà . Un’intervista doppia ripercorre quei momenti: il girato è del giugno 2009 e la scuola Carlo Pisacane di Torpignattara a Roma era, ed è ancora, al centro di polemiche politiche e culturali in merito all’alta concentrazione scolastica di “nuovi italiani” tra gli alunni. Scuola elementare di periferia, la Pisacane conquista le prime pagine dei quotidiani e i titoli dei Tg: si parla di scuola “ghetto” perché la percentuale di scolari di origine non italiana è oltre il 90%. Si chiede al Ministro dell’Istruzione di intervenire perché in quelle classi è impossibile studiare e le mamme italiane non iscrivono più i loro figli. Polemica giusta e problema reale o ennesimo esempio di disinformazione che alimenta il pregiudizio?

In che condizioni avete girato e cosa vi siete portati a casa di quell’esperienza?
“Abbiamo girato nel giugno del 2009 a fine anno. In seguito all’assedio subito da giornali e telegiornali, il personale docente e la Preside erano molto dubbiose e guardinghe, ma alla fine si sono fidate e ci hanno regalato pensieri, emozioni e l’orgoglio di fare bene il proprio lavoro. Crediamo di essere stati all’altezza della fiducia riposta nella nostra professionalità ”.

La storia: potevate metterla sulla difficoltà  di integrazione. Invece, il docufilm emana speranza: qual è la formula vincente per alleggerire un argomento complesso come il fenomeno migratorio nelle grandi città  e il conflitto sociale che forse inevitabilmente ne deriva?
“Non sappiamo dire se siamo riusciti ad alleggerire il tema. Quello che volevamo era scoprire quanto di vero c’era nelle polemiche e nelle proteste di chi parlava di una ‘scuola ghetto’. E’ bastato lasciarsi attraversare senza pregiudizi da quello che si vedeva e da quello che ci hanno raccontato tante mamme per capire che i mass media non hanno saputo né voluto ascoltare perché erano interessati solo a ‘portare a casa un pezzo’ che alimentasse una polemica politica senza sostanza fatta solo di titoloni”. 

Torpignattara è uno dei quartieri di periferia più “romano” in assoluto: nell’ultimo decennio ha però “cambiato colore”. Cos’altro è cambiato, se è cambiato qualcosa?
“I vecchi abitanti del quartiere dove vivo (Lucio Arisci, ndr) mi hanno raccontato che nel quartiere fino agli anni ‘80 si sparava per strada, spacciatori e ladri erano di casa fino a quando tanta popolazione è stata sostituita dagli immigrati (soprattutto bangladeshi, cinesi e rumeni) e oggi si vive in un quartiere tranquillo. Quando facevo notare che forse questo cambiamento era dovuto all’arrivo degli immigrati molti anziani mi dicevano: sì, forse “questi” sono più tranquilli, “però”… Dietro quel però un pregiudizio tenace, ahimè difficile da estirpare”.

Chi vi sentite di ringraziare e quale sarà  il vostro prossimo passo?
Ringraziamo tutto il personale della scuola, i genitori e in maniera speciale il professor Francesco Pompeo. La sua intervista ci ha permesso di dare al film la sostanza e lo spessore di un docente di antropologia culturale che studia un fenomeno nel tempo, si fa delle domande e trova delle risposte. Il prossimo passo invece sono nuove produzioni per Videoidee.org, la nostra associazione. Magari un bel film sull’occupazione – l’esempio è il teatro Valle di Roma – come forma di lotta illegale ma necessaria. Anzi, approfittiamo: se qualcuno è disposto a produrci, noi stiamo già  studiando”. 

Prodotto dall’associazione culturale Videoidee nel 2011, per la durata di 10 minuti, “Né più, né meno: la scuola Pisacane” è un film di Lucio Arisci Federico Betta. Info su http://www.videoidee.org/[1]. (eb)

 

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  1. http://www.videoidee.org/: http://www.videoidee.org/

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