Nestlé sbarca in Asia con la cinese Hsu Fu Chi

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ZURIGO – Il mercato cinese fa gola, è proprio il caso di dirlo; anche per i dolciumi e le caramelle. Ieri infatti il colosso alimentare elvetico Nestlé ha annunciato l’intenzione di acquisire il 60% del gruppo dolciario cinese Hsu Fu Chi per 1,4 miliardi di franchi svizzeri (1,2 miliardi di euro), rafforzando la propria presenza in Cina considerata un mercato «strategico» da dagli analisti.
Il numero uno mondiale dell’alimentare inizialmente prenderà  una quota del 43,5% nella società  cinese e quindi, se la procedura sarà  approvata dagli azionisti, aumenterà  la quota del 16,5%, arrivando al 60%. Nestlè per il momento ha «stipulato un accordo di partnership con la famiglia fondatrice di Hsu Fu Chi» si legge in una nota, per acquistare la società  quotata a Singapore. Nestlè ha messo sul piatto 4,35 dollari di Singapore per azione; un’offerta tutta in contanti, che rappresenta un premio del 24,7% sulla media della quotazione negli ultimi 180 giorni. Ieri il titolo si è apprezzato del 10% rispetto all’ultimo prezzo (la società  era sospesa in Borsa dallo scorso primo luglio, quando aveva reso noto che stava trattando con un potenziale acquirente).
La Nestlè sta puntando molto sul mercato cinese, come ha sottolineato il numero uno del gruppo, Paul Bulcke. «La partnership proposta rafforzerà  significativamente la nostra presenza in Cina», dove l’anno scorso Nestlè ha generato un fatturato di 2,8 miliardi di franchi svizzeri. Del resto, il gruppo è presente in Cina da una ventina di anni e con l’acquisizione del 60% del gruppo Yinlu foods, annunciata nel mese di aprile, il colosso elvetico aggiungerà  in Cina 1,5 miliardi di franchi di fatturato ai 3 miliardi già  previsti per quest’anno (erano stati 2,8 nel 2010). Questo «dimostra il nostro impegno a lungo termine e mette in evidenza la nostra capacità  di ampliare il portafoglio di marchi internazionali e locali in questo mercato dinamico», ha detto il ceo della Nestlè, parlando appunto della piazza cinese.
La transazione proposta, una delle maggiori in Cina ad opera di un gruppo occidentale, prevede che la famiglia fondatrice del gruppo resti nell’azionariato. Nel 2010 la società  dolciaria cinese ha realizzato 669 milioni di franchi svizzeri di fatturato, con Ebitda margin pari al 17,3%. Attualmente Hsu Fu Chi è una dei quattro maggiori gruppi industriali cinesi ed occupa 16.000 dipendenti.


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