Via libera all’accordo di integrazione tra immigrati e Stato
Gli impegni che si richiedono allo straniero sono: “Acquisire la conoscenza di base della lingua italiana parlata e una sufficiente conoscenza della cultura civica e della vita civile in Italia, con particolare riferimento ai settori della sanita’, della scuola, dei servizi sociali, del lavoro e degli obblighi fiscali, assolvere il dovere di istruzione dei figli minori. Conoscere l’organizzazione delle istituzioni pubbliche e rispettare i principi della Carte dei valori della cittadinanza e dell’integrazione”. Lo Stato sostiene il processo di integrazione attraverso “l’assunzione di ogni idonea iniziativa e comunque, entro tre mesi dalla stipula dell’accordo, assicura allo straniero la partecipazione gratuita ad una sessione di formazione civica e di informazione sulla vita civile in Italia, a cura dello sportello unico, di durata tra le 5 e le 10 ore”.
Il monte dei crediti e’ di 16 punti, di cui 15 possono essere sottratti in caso di mancata frequenza alla sessione di formazione civica. I crediti possono essere decurtati anche per una condanna penale e gravi illeciti. In caso di assenza di idonea documentazione, un mese prima della scadenza del biennio, lo straniero puo’ svolgere un apposito test, a cura dello sportello unico, inerente la conoscenza della lingua e della cultura civica. (DIRE)
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