Anfore e mosaici, il museo è sott’acqua

Loading

ROMA – Anfore romane e stelle marine, mosaici e cernie brune, templi e gorgonie. Basta varcare una porta, una porta liquida, e il mare apre una nuova frontiera. Immergersi per penetrare nelle stanze segrete dei tesori sommersi è la proposta che parte dalla rete di musei sottomarini che mostra l’altra faccia del Mediterraneo.
Nell’arco dei cinque anni l’offerta di un’esplorazione del mare in profondità  si è strutturata trasformandosi in una vera e propria proposta museale che oggi conta in Italia più di dieci punti di forza. Dalle zone archeologiche campane alle meraviglie dei fondali siciliani, dal gioiello triestino di Miramare alle cernie brune di Ustica, sono molte le aree marine protette che si sono organizzate per dare ai visitatori la possibilità  di guardare sotto la superficie usando vari strumenti: barche con il fondo trasparente, snorkeling, immersioni guidate con le bombole.
«Per innamorarsi veramente del mare bisogna mettersi una maschera e scendere: è una sensazione di libertà  e di bellezza ineguagliabile», racconta Rosalba Giugni, presidente di Marevivo. «E l’Italia possiede una carta straordinaria che gioca in maniera troppo timida, anche per il taglio di fondi alle aree protette: la possibilità  di costruire percorsi sottomarini in cui si può nuotare ammirando le bellezze naturalistiche, la biodiversità  acquatica e i resti di città  scomparse».
Il più importante museo archeologico sommerso è Baia e Gaiola, nel parco dei Campi Flegrei. Qui, nell’arco di due millenni, il bradisismo ha fatto scendere la costa di circa 7 metri trascinando sott’acqua una splendida città  romana: saraghi e branchi di castagnole nuotano tra mosaici, affreschi, sculture, strade, colonnati.
«L’attrattiva di questo museo sommerso è formidabile», assicura Maurizio Simeone, presidente del Centro studi che assiste la soprintendenza incaricata di gestire l’area. «Nel 2007 abbiamo cominciato un esperimento didattico portando 25 bambini. Ora sono 2 mila all’anno. E il nostro problema è che dobbiamo frenare le visite tenendole sotto quota 100 al giorno sia perché abbiamo mezzi limitati sia per ridurre l’impatto ambientale».
«Tra oasi e riserve marine ormai l’esperienza di un contatto diretto con la vita sottomarina si sta diffondendo, ma fino a pochi anni fa era diverso», ricorda Fulco Pratesi, presidente onorario del Wwf. «Ricordo che quando ho cominciato a fare i disegni dei pesci da inserire su tavole plasticate da portare sott’acqua molti trovavano bizzarra questa iniziativa. Invece ora sono in tanti a pensare che non si può continuare a guardare i pesci solo nelle zuppe».
E, a Siracusa, i musei viventi sottomarini hanno aperto le porte anche a chi ha una difficoltà  in terra. «Da cinque anni abbiamo organizzato due percorsi per persone che non vedono o che hanno difficoltà  motorie», spiega Enzo Incontro, direttore dell’area marina protetta del Plemmirio. «Accompagnati da un istruttore, seguono una fune che scende a 12 metri di profondità . Ogni 10 metri abbiamo messo un cartello in braille che spiega cosa c’è intorno: posidonie, ricci, reperti archeologici. Per questi visitatori è un’esperienza straordinaria: molti escono commossi».


Related Articles

Philippe Lamberts: «Verdi disponibili all’alleanza, ma solo se c’è discontinuità»

Loading

Intervista. Il co-presidente del gruppo ecologista europeo Philippe Lamberts apre alla coalizione con Ppe, S&d e Alde

Brasile. Allarme deforestazione in Amazzonia, i Governatori contro Bolsonaro

Loading

La deforestazione è cresciuta a luglio del 278% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Lettera congiunta di otto stati che ospitano parte della foresta dopo che Germania e Norvegia hanno sospeso i finanziamenti

Expo a Milano: format grandi eventi e frontiera del lavoro gratuito

Loading

La lotta dei movimenti milanesi NoExpo contro i “freejobs”. Il video appello di Sergio Bologna, storico del movimento operaio, rivolto agli oltre 6 mila volontari che hanno inviato la loro candidatura: «Cercate di salvare la vostra dignità scioperando il primo giorno dell’Expo, il primo maggio 2015: vi divertirete da pazzi solo a vedere la faccia di quelli che vi hanno reclutato»

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment