Cara di Crotone, 25 feriti. E gli immigrati minacciano nuove proteste

by Sergio Segio | 2 Agosto 2011 10:36

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Crotone. E’ ancora alta la tensione nel centro d’accoglienza Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto dove ieri sera si sono verificati scontri con le forze dell’ordine. Gli immigrati oggi minacciano nuovamente di riprendere la protesta e di tornare ad occupare la statale 106. Gli stranieri lamentano i ritardi nel riconoscimento dello status di rifugiati politici. Al momento la situazione è sotto controllo: le forze dell’ordine sono schierate all’esterno del centro di accoglienza per evitare che la situazione possa degenerare; i feriti degli scontri di ieri sera sono 25. Sono dovuti ricorrere alle cure dei medici 16 poliziotti, otto carabinieri e un finanziere, tutti impegnati a contenere la protesta violenta degli immigrati. La questura di Crotone ha arrestato quattro persone, un immigrato del Niger e tre della Nigeria. Sono accusati di lesioni a pubblico ufficiale, devastazione e saccheggio, resistenza e violenza. Durante gli scontri sono stati danneggiati mezzi delle forze dell’ordine, del vicino aeroporto Sant’Anna e anche attrezzature del Centro di accoglienza. Sono in corso ulteriori indagini della Polizia che sta vagliando anche le posizioni degli immigrati in ordine alle richieste di permessi e di asilo.

La protesta degli immigrati è cominciata all’interno del Centro di accoglienza, con il danneggiamento da parte degli immigrati di alcuni mezzi di carabinieri e polizia, ed è proseguita all’esterno della struttura, dove ci sono stati momenti di forte tensione. Gli stranieri hanno cominciato una fitta sassaiola contro le forze dell’ordine occupando la statale 106 jonica su cui si affaccia il Centro. Polizia e carabinieri hanno allora ‘caricato’ per disperdere i dimostranti. I motivi della protesta sono stati spiegati dal questore di Crotone, Giuseppe Gammino. “Si è trattato soltanto di un’emulazione – ha detto Gammino – della protesta fatta a Bari. Gli immigrati hanno attuato la rivolta dopo avere appreso, attraverso i contatti con i loro telefoni cellulari, della protesta messa in atto nel capoluogo pugliese”. Le forze dell’ordine hanno presidiato per tutta la notte sia l’area esterna del Centro che l’interno della struttura per prevenire nuove proteste. Il Centro d’accoglienza Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto è uno dei più grandi d’Europa. (msc) 

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