Carceri e bioetica La Tavola cresce ed è piena di diritti

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Ribadita in forma ufficiale – il Sinodo è il principale organo decisionale – l’assoluta «contrarietà » alla legge sul testamento biologico, già  passata alla camera e che presto approderà  in senato, perché «è contro l’autodeterminazione del cittadino ad esprimere le sue volontà ». I valdesi chiedono «una radicale revisione della legge che riconsideri la volontà  finale del paziente e la valenza terapeutica di idratazione ed alimentazione». «Riteniamo sia necessario distinguere la vita biologica dalla vita biografica – ha spiegato Maria Bonafede, moderatora della Tavola valdese – ciò che distingue la vita umana è l’insieme delle esperienze, delle relazioni con le altre persone, delle gioie, dei dolori e delle sofferenze, delle speranze nel futuro, delle attese, degli sforzi per rendere degna e umana la vita». Contestualmente il Sinodo ha incoraggiato le Chiese locali a «proseguire il loro impegno nella raccolta dei testamenti biologici», come già  avviene a Milano, Napoli, Trieste, Torino, Roma, Padova, Palermo e Lucca, dove i cittadini, credenti e no, possono consegnare le loro «direttive anticipate di fine vita».
Critiche al governo – ma anche alla «discrezionalità  delle nostre leggi» – per la crescente ostilità  verso i migranti, che rende sempre più «complicato e umiliante» riuscire ad ottenere un permesso di soggiorno. E a questo proposito i valdesi, insieme alle altre Chiese evangeliche, hanno aderito alla campagna nazionale «L’Italia sono anch’io» che da settembre inizierà  la raccolta di firme per due proposte di legge di iniziativa popolare: la prima per concedere la cittadinanza a chi nasce in Italia, la seconda per il diritto di voto amministrativo a chi risiede in Italia da 5 anni.
Approvato anche un ordine del giorno per denunciare il sovraffollamento delle carceri italiane: la mancanza di risorse, si legge nell’odg, non può giustificare delle condizioni detentive che violano i diritti umani. E uno “ambientalista” – i valdesi furono in prima linea per il Sì ai referendum di giugno contro il nucleare e per l’acqua pubblica -, che invita le Chiese e i credenti a modificare «i propri stili di consumo energetico». Sul fronte dei temi «eticamente sensibili», il Sinodo poi ha confermato il via libera alla benedizione delle coppie omosessuali e ha attivato una commissione che valuterà  l’opportunità  di estenderla anche alle coppie di fatto. Ma di questo, forse, si parlerà  al prossimo Sinodo, nell’agosto 2012.
Votata la ripartizione dei fondi dell’otto per mille, che sono ancora aumentati: oltre 12 milioni di euro, con una crescita del 18% rispetto all’anno precedente, quando le quote si fermarono a poco più di 10 milioni. A fronte di poco più di 25mila credenti, sono oltre 350mila i contribuenti italiani che scelgono di destinare l’otto per mille ai valdesi, evidentemente persuasi dalla scelta di non utilizzare i soldi per il culto e la pastorale ma solo per progetti sociali e culturali, molti dei quali portati avanti da enti laici. Confermata Maria Bonafede alla guida della Tavola valdese, l’organo esecutivo delle Chiese. Ma sarà  il suo ultimo anno, perché le cariche non sono a vita: dopo sette anni, per evitare rischi di accentramento e personalizzazione, si lascia obbligatoriamente il proprio incarico.


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