La ribellione dei magistrati: su di noi tassa incostituzionale

Loading

Un malumore che serpeggia in tutto il pubblico impiego per una misura che, nel combinato disposto di tagli e ricuciture, rischia di far più rumore che cassa. Conti alla mano può far risparmiare solo 29 milioni l’anno.
Ma cosa è accaduto? I dipendenti pubblici avevano già  subito nella precedente manovra il taglio degli stipendi, nella parte eccedente i 90 mila euro lordi l’anno: del 5% fino a 150 mila euro, del 10% sopra i 150 mila. Una misura non applicata agli stipendi dei dipendenti privati, e gli statali ne avevano segnalato l’iniquità . Motivando il «contributo di solidarietà » in manovra, il governo aveva proprio citato questa disparità  di trattamento. Annunciandone la fine e la sostituzione con il superprelievo, della stessa entità  ma valido per tutti: dipendenti pubblici e privati. Ma il vertice di Arcore, eliminando il contributo di solidarietà , conserva il taglio ai dipendenti pubblici e lo ritoglie ai privati tornando a determinare trattamenti diversi.
Da lì la protesta per un provvedimento che, secondo i dati allegati al decreto anticrisi, è di modesta entità  rispetto alla cifra complessiva della manovra. Vediamoli. Secondo una stima del 2008, sono 26.472 i dipendenti pubblici, compresi i non statali, con retribuzione media annua superiore ai 90 mila euro, dei quali 1.447 superiore a 150 mila. Le economie complessive calcolate sarebbero quindi solo 28,96 milioni di euro l’anno. Mentre sarebbero state di circa 670 milioni il primo anno e di un miliardo e mezzo per il secondo e il terzo anno, se si fosse aggiunto il contributo di solidarietà  anche per i privati sopra quel reddito. Nel settore pubblico, dunque, serpeggia un’altra domanda: vale la pena?
Palamara ricorda che i magistrati hanno già  indicato economie importanti: «Si va dal recupero delle spese del settore, che giacciono e valgono circa 3 miliardi, ai beni sequestrati e confiscati, la depenalizzazione, la revisione delle circoscrizioni giudiziarie. Senza tagli. Tantomeno iniqui». E «incostituzionali», rimarca il Comitato intermagistrature che rappresenta gran parte della magistratura contabile e amministrativa, inclusa l’Avvocatura dello Stato: «È evidente l’incostituzionalità  di una disposizione con la quale si opera una decurtazione secca del trattamento economico solo dei dipendenti pubblici, in violazione dei principi di eguaglianza e di progressività  del sistema fiscale». Ribadendo l’«assoluta contrarietà » a misure che non colpiscono «gli evasori fiscali, già  beneficiati da numerosi condoni, i patrimoni illeciti, le grandi rendite e le ricchezze del settore privato e le fonti di spreco delle risorse più volte segnalate», le toghe annunciano «iniziative di protesta». Nessuna esclusa. Nemmeno lo sciopero.


Related Articles

Rcs rivede al ribasso il piano 2013 Spagna svalutata per 300 milioni

Loading

MILANO – Rcs MediaGroup deve svalutare per 300 milioni le attività  spagnole, il cui rallentamento non consentirà  di realizzare gli obiettivi del piano 2011-2013, e richiederà  «ulteriori azioni di efficientamento».

Siena la rossa tradita dal potere

Loading

“È un dramma, ci hanno tradito tutti” la città  si risveglia mortificata travolto il “groviglio armonioso” di Siena. E il centrosinistra locale implode tra colpi bassi e vendette

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment