La rivolta si estende, un morto a Londra. Cameron: “Faremo di tutto riportare ordine”

by Sergio Segio | 9 Agosto 2011 15:44

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LONDRA – L’Inghilterra brucia. Da Londra a Birmingham, da Liverpool a Manchester, fino a Bristol, si ripetono scene di violenza, saccheggi, bombe molotov e scontri tra giovani con il volto coperto e polizia. E si registra la prima vittima: nella capitale è morto un giovane di 26 anni che era rimasto ferito ieri negli incidenti a Croydon,  sobborgo meridionale della capitale. Il giovane, del quale non è stata diffusa l’identità , era stato ritrovato colpito da un’arma da fuoco a bordo di un’autovettura intorno alle 21 in una zona dove diversi edifici erano stati saccheggiati e dati alle fiamme.

Cameron promette il pugno di ferro. Un’escalation che ha spinto il premier David Cameron a rientrare precipitosamente ieri sera dalle ferie in Toscana per presiedere questa mattina una riunione d’urgenza. La stessa cosa ha fatto la titolare dell’Interno, Theresa May. Si tratta di “pura e semplice criminalita” e “faremo di tutto per riportare l’ordine”, ha assicurato il primo ministro britannico al termine dei lavori. “Io ed il governo – ha aggiunto – siamo determinati a far rispettare la giustizia” e i responsabili dei disordini “sentiranno la forza piena della legge”. Cameron ha annunciato anche che questa notte saranno schierati 16mila agenti per le strade della capitale. La polizia, ha poi anticipato il vice commissario di Scotland Yard Steve Kavanagh al Guardian, se necessario utilizzerà  proiettili di gomma per reprimere gli incidenti nelle città  britanniche. Una misura usato finora soltanto in Irlanda del Nord.

Seduta d’urgenza. Rivolgendosi ai rivoltosi, il premier ha poi proseguito: “Non solo state danneggiando la vita degli altri, ma le vostre stesse vite. Se siete abbastanza adulti per commettere questi reati lo siete anche per affrontare la punizione”. Cameron ha anche confermato la convocazione di una seduta straordinaria del Parlamento per giovedì 11 agosto, costringendo così i deputati a sospendere la pausa estiva.

La rivolta si estende. Partita tre notti fa da Tottenham, la rivolta innescata dall’uccisione da parte della polizia di un giovane nero si è estesa a tutta la capitale e ad altre città . Il tam-tam sulla rete ha prodotto una moltiplicazione delle violenze, da nord a sud, Peckham, Croydon, Clapham, Hackney, Ealing, Camden e Nottingh Hill. A Manchester “numerose auto sono state danneggiate”, mentre a Bristol “un gruppo di circa 150 giovani” si è scontrato con la polizia. Veicoli dati alle fiamme e atti vandalici anche a Liverpool. A Birmingham diversi negozi sono stati saccheggiati da ragazzi con il volto coperto. Il fuoco della rivolta che brucia l’Inghilterra non accenna a spegnersi.

Forti timori per questa notte. Anzi, il timore è che anche la prossima sarà  una nottata di violenze. Tutti gli esercizi commerciali delle zone della capitale dove per stasera si prevedono scontri hanno chiuso in anticipo. A Dalston (Hackney), a Walthamstow (nei pressi di Tottenham) e a Ealing (ovest) i negozi sono barricati, mentre a Croydon è in corso una vera e propria evacuazione di persone verso la stazione del treno. Ad Hackney un grosso numero di poliziotti è assembrato dinanzi agli edifici che ieri sono stati epicentro degli scontri. Negozi chiusi anche a Hatton Garden, la via dei gioiellieri nella zona centro-est di Londra.

Il conto dei feriti. Di conseguenza si aggrava anche il bilancio: oltre al giovane deceduto in ospedale, in tre giorni nella sola capitale sono stati feriti 44 agenti e una ventina di dimostranti. Tra le persone rimaste contuse anche Michele Luppi, un giovane italiano impiegato in una gelateria di Soho aggredito mentre stava filmando gli scontri a Brixton con il suo cellulare. Circa 520 persone, tra le quali un ragazzino di 11 anni, sono state arrestate e per almeno 100 è scattata l’incriminazione. A Brent, nordovest Londra, tre persone sono state accusate di tentato omicidio dopo che un un agente è stato investito mentre tentava di fermare dei presunti saccheggiatori. Altre 138 persone sono state fermate a Birmingham.

Appello della polizia. Il capo ad interim della Polizia Metropolitana, Tim Godwin, ha esortato le famiglie con figli a “contattare” questi ultimi per sapere dove si trovino, e ha pubblicamente censurato i “curiosi che si intromettono nelle nostre operazioni”, quasi come se stessero assistendo a uno spettacolo.

Stop al calcio. A causa dei disordini, è stata annullata l’amichevole tra Inghilterra e Olanda in programma domani sera: a Wembley era previsto un afflusso di circa 70 mila persone, un problema per le forze dell’ordine impegnate a tenere sotto controllo varie zone della città . Annullata anche la gara tra Ghana e Nigeria, in calendario per questa sera nel quartiere periferico di Watford. Sono stati invece rinviati gli incontri di Coppa di Lega di West Ham, Charlton e Crystal Palace, in programma questa sera a Londra, su esplicita richiesta della polizia. Gli Hammers dovevano ospitare l’Aldershot a Upton Park, mentre gli Addicks avrebbero dovuto affrontare il Reading al The Valley. Entrambi gli stadi si trovano nella zona est di Londra e le forze dell’ordine hanno invitato a programmarli in altra data. Il Crystal Palace doveva scendere in campo contro il Crawley Town, ma  l’impianto si trova nelle vicinanze di Croydon dove nella notte ci sono state violenze e saccheggi.

Polizia sotto accusa. Nel frattempo è polemica sull’efficacia dell’intervento delle forze dell’ordine: la tv satellitare Sky News ha mostrato la zona di Clapham Junction completamente in mano a bande di giovani, che hanno assaltato tutti i negozi (un’agenzia di scommesse, un fast food e un salone di bellezza) che trovavano senza incontrare nemmeno un poliziotto sulla loro strada. Daily Star, Daily Mail e Sun hanno esplicitamente parlato nei loro titoli di apertura di anarchia.

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